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Gennaio - Febbraio/2020 - Panorama sindacale
Tatarelli lascia la Questura di Latina. Qualche rimpianto dopo le parole di Prestipino
di

Il vicario del Questore di Latina, Cristiano Tatarelli, lascia Latina e va a Milano per ricoprire la medesima carica: Vicario della Questura di Milano.

Dopo essere stato capo della Squadra Mobile di Latina, Tatarelli, originario di Lenola, fu nominato dirigente del Commissariato della Polizia di Stato di Scampia a Napoli. Poi, nel 2016, il ritorno in Corso della Repubblica per assumere l’importante compito di vicario del Questore di Latina.
“A nome di tutto il SIULP di Latina – ha dichiarato il Sindacato Italiano Unitario Lavoratori Polizia – congratulazioni vivissime al Dott. Tatarelli Cristiano per la sua nomina alla delicata e alta responsabilità di Vicario della Questura di Milano. La sua scelta è un naturale e giusto riconoscimento per l’impegno, l’abnegazione e l’altissima professionalità dimostrata… un grande in bocca al lupo dal SIULP”.
Un augurio è arrivato anche dal sindaco di Formia Paola Villa che non ha però nascosto la preoccupazione per il territorio pontino che perde uno dei suoi servitori più validi: “Non si può non essere felici per lui, perché Cristiano Tatarelli è un gran poliziotto, capace, perspicace, intraprendente, un investigatore vero e caparbio come pochi. Cristiano è diventato il nuovo Vicario della Questura di Milano e lascia la Questura di Latina.
Non si può non essere tristi per la nostra provincia, che vede andar via uno dei suoi migliori “uomini di Stato”. Di nuovo è la provincia di Latina a perdere uomini che fanno la differenza, che conoscono il nostro territorio e tutte le sue strane zone grigie, dove criminalità e politica, male affare e imprenditoria, camorra e delinquenza comune trovano commistione e comune terra fertile. Non si può non essere arrabbiati perché non si spiega come mai questa terra non veda mai rimanere, non quelli che definirei “i migliori”, ma quelli che sanno leggere le carte, che conoscono i volti dei Bardellino, dei Bidognetti, dei Mallardo, quelli che sanno comporre i puzzle, che conoscono le inchieste, che sanno dove è quella “terra di mezzo” della nostra provincia che stranamente continua a non essere letta o continua ad essere ignorata, tanto da non far restare gli uomini e le donne che la renderebbero sicuramente migliore. Buon lavoro Cristiano“.
A pochi giorni dalle dichiarazioni del Procuratore della DDA di Roma, Michele Prestipino, l’uscita di Tatarelli, in effetti, non va di pari passo con l’impegno promesso per il territorio pontino. Senza per questo voler criticare questo o quello, anzi, con il rammarico, come sottolinea il sindaco Villa, che in questa terra non si vede mai rimanere quelli che hanno dimostrato capacità di analisi e di collegare fili che, spesso, rimangono paralleli o lasciati morire.
Il Procuratore Prestipino, per riportare le sue dichiarazioni, in occasione dell’operazione Gerione, che ha visto sequestrare un importante patrimonio a Sergio Gangemi, ha tenuto a ribadire che c’è attenzione sul caso Latina rivelando la costituzione di un pool Antimafia romano dedicato alla provincia pontina: “A Latina c’è di tutto. Ci sono famiglie nomadi che si sono insediate come i Di Silvio e i Ciarelli, ci sono gruppi criminali provenienti dall’estero, e ci sono realtà molto simili a quel mondo criminale che si è insediato ad Ostia. Latina ha un tessuto economico più importante rispetto ad altre realtà regionali, con il Mercato Ortofrutticolo di Fondi che, anche se soppiantato di recente dal Car di Guidonia, rappresenta uno dei centri agroalimentari tra i più significativi del sud. Per questo motivo, come ufficio abbiamo deciso di creare un pool di magistrati che in collaborazione con la procura di Latina indaga in modo specifico su questa porzione di territorio, in cui si sono sviluppate nel tempo realtà criminali autoctone, sul modello di Ostia, per i collegamenti con pezzi della camorra e della ‘ndrangheta. Sull’area pontina abbiamo da tempo dedicato risorse umane, investigative e finanziarie e le indagini stanno dando i loro frutti. Lo dimostrano gli oltre dieci procedimenti penali in cui sono applicati anche i colleghi della procura di Latina”.
Ecco, forse, un poliziotto esperto e capace di dirimere le trame pontine, in questo momento, sarebbe servito.

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