Esistono molti modi per fare il rappresentante sindacale: c’è chi predilige la mediazione, chi si scaglia a testa bassa sempre e comunque, chi aspetta i passi falsi altrui, chi vive di compromessi continui eccetera.
Esistono poi alcuni rappresentanti che sono più unici che rari, esempi che sarebbero da seguire sempre, non soltanto perché in questo modo migliorerebbe la condizione dei lavoratori, ma perché l’insegnamento e il beneficio che si trae dal seguire questi rappresentanti unici, sono a totale beneficio dell’intera collettività.
È difficile, se non impossibile, cercare di definire una rappresentante sindacale come Rita Parisi, se non pensando ad una persona, per l’appunto più unica che rara, che tanto ha dato al sindacato Siulp, ma ancor più ai suoi associati e a chi, se pur di riflesso, l’ha incontrata nel corso della propria vita.
Rita era un esempio unico di capacità, intelligenza, preparazione, combattività e forza, doti che non l’hanno portata ad essere semplicemente il primo segretario donna nella Polizia di Stato, ma l’hanno fatta assurgere a ben più alto ruolo all’interno del Siulp e non solo.
La capacità d’analisi politica di Rita mi ha sempre profondamente colpito e mi rimarrà per sempre impressa nella memoria, poiché molto raramente mi è capitato d’imbattermi in una cosi lucida capacità che non mancava mai, tanto in una riunione di Consiglio Generale del Siulp quanto in una semplice riunione di Segreteria.
Parte del mio cammino sindacale l’ho percorso al suo fianco, all’interno della Segreteria Regionale del Siulp Emilia Romagna e tante, tante volte, l’ho ascoltata in religioso silenzio, certo di poter sempre trarre un utile spunto o insegnamento: le proprie capacità Rita non le lesinava mai, sia che si parlasse di grandi ideali politici, sia che si dibattesse di semplici questioni organizzative.
Il contributo di Rita, in particolare per la parte femminile della Polizia di Stato, è sostanzialmente innegabile viste le sue numerosissime battaglie e le sue ancor più numerose idee a sostegno di quel mondo anomalo che è il sindacato della Polizia: un’anomalia che lei ha saputo rendere migliore, grazie anche al suo poderoso carattere e alla sua voglia di lottare.
Non può bastare un semplice grazie per rendere omaggio a Rita, cosi come è impensabile pensare di poter racchiudere la sua essenza in queste poche righe, le quali possono solo vagamente accennare il suo grande contributo alla Polizia, al Siulp e a tutti coloro i quali hanno beneficiato delle sue capacità.
Forse è più giusto, semplicemente, augurarle un buon viaggio.
Roberto Butelli
Segretario Generale Regionale Siulp Emilia Romagna
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