L’intento del Dipartimento era quello di far fronte ad una criminalità sempre più presente e dedita ai sequestri nella regione
Abbasanta è un comune della provincia di Oristano di 2665 abitanti. Immerso nel verde dell’altopiano che prende il suo nome, ha avuto la sua autonomia amministrativa nel 1946, staccandosi dal comune di Ghilarza. Prende il suo nome dal sardo – acqua santa – e dista 30 chilometri circa dal capoluogo. All’interno del comune, poco distante dalla Strada Statale 131, sorge un centro polivalente della Polizia di Stato. Storicamente la sua nascita è alle dipendenze della Questura di Oristano. Il vecchio garage della Questura, utilizzato per il ricovero dei mezzi della Polizia oristanese e in parte di quella nuorese, ha subìto delle trasformazioni ed evoluzioni al pari del tessuto sociale ed economico della cittadina: quasi metà della popolazione ha avuto almeno un poliziotto in famiglia che ha lavorato al C.A.I.P. Centro Addestramento e Istruzione Professionale di Abbasanta. A seguito della prima trasformazione tale centro ha subìto un’evoluzione, passando da Centro Provinciale e centro nazionale, diventando una sorta di costola della Scuola Tecnica della Polizia di Castro Pretorio, a Roma. L’intento del Dipartimento era chiaramente quello di far fronte ad una criminalità sempre più presente e dedita ai sequestri nella regione. La mancanza di un reparto mobile nell’isola ha contribuito ad avere un centro di addestramento e la fucìna di professionalità investigative, diventando la sede per le squadriglie antisequestri dei baschi blu. Già dal 1967 ha ospitato i baschi blu, distaccamento del reparto mobile di Padova. Faranno seguito i corsi antiterrorismo alla fine degli anni Settanta con apertura alle Polizie straniere, tra cui l’F.B.I. che, dopo il sequestro del generale Dozier nel 1981 a Padova, ha allargato le proprie competenze in una materia poco conosciuta come il sequestro di persona, appunto.
Già con la direzione del Maggiore Paolo Angioni si sono avute le più profonde trasformazioni, dando impulso ad una realtà di pronto impiego di poliziotti per la Sardegna e per le altre regioni. Divenuto Capitano, Paolo Angioni si prodigò nel creare un centro di eccellenza per la Polizia di Stato. Creò un team di istruttori che si qualificarono e specializzarono in diverse parti d'Europa. Durante la sua direzione i poliziotti di questo centro sono stati inviati a Reggio Calabria, per i moti di Reggio Capitale, per far fronte alle sommosse dei reggini quando nella rimodulazione degli enti locali il capoluogo di regione passò da Reggio a Catanzaro. Per ben 8 mesi, dal luglio 1970 a febbraio 1971, sono stati impegnati in Calabria per garantire l’ordine e la sicurezza pubblica. Nel 1979, nel mese di luglio, diede inizio al 1° corso scorte e parallelamente creò il corso per le squadriglie antisequestro. Nello stesso periodo venne inaugurata l'apertura del 7° reparto volo, poi trasferitosi a Fenosu (OR). Successivamente vennero organizzati dei corsi per la sicurezza aeroportuale, corsi di Tecniche intensive anticrimine. Nel trascorrere degli anni si è collaborato con diverse forze di polizia di tutto il mondo
Oggi il C.A.I.P. di Abbasanta insiste su un’ area di 18.000 mq la stessa che in passato era occupata dai militari nel periodo delle grandi guerre. La scuola ospita la 1° shooting House che venne utilizzata in primis dal Nocs come casa delle perquisizioni. Nella sede è presente il reparto cinofili e Reparto prevenzione crimine. Dal 1970 ad oggi il centro ha ospitato circa 1200 allievi all'anno. Oggi il centro ha un quadro permanente di 36 operatori di cui 2 funzionari 3 ispettori 3 sovrintendenti e 28 assistenti capo: di questi, 14 svolgono funzioni da istruttore ed alcuni con doppie e triple mansioni. La scuola è dotata di varie strutture tra cui due aule per la traduzione simultanea, un appartamento-tipo per le perquisizioni, un piazzale per la guida operativa, un poligono di tiro in galleria e uno a cielo aperto presso il lago Omodeo.
Il mantenimento di una struttura della Polizia caratterizzata da alta professionalità degli istruttori e degli operatori ha fatto si che si siano create delle sinergie e degli scambi di esperienze tra i poliziotti di tutto il mondo. Purtroppo, nell’ultimo periodo, con la preponderante azione del terrorismo internazionale, si è avuta una diminuzione delle risorse facendo sì che venisse meno la rimodulazione dei corsi in funzione della minaccia. Il taglio delle risorse dei governi che si sono succeduti ha coinvolto un centro di eccellenza, che nel corso del tempo è stato un volano per l’economia della zona e della regione.
Se si capisse che la garanzia di sicurezza vale un punto di PIL nazionale, si creerebbero delle condizioni economiche tali da debellare la piaga della disoccupazione di una parte della Sardegna che sta portando in modo inesorabile allo spopolamento.
Nel 2019 sono stati effettuati 4 corsi di formazione per Vice ispettori e il sindacato ha posto in essere tutte le azioni per cercare di fa arrivare ad Abbasanta i corsi di allievo agente.
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