Guido Crainz
Il Sessantotto sequestrato
Donzelli, 2018, pp. 196, € 19,50.
“Nella storia d’Europa dei decenni successivi, il ’68 non ci appare tanto rilevante per quel che avvenne a Parigi oppure a Torino, a Berlino, a Milano o a Trento, quanto per i traumi e i rivolgimenti che segnarono quell’area dell’Europa ‘sequestrata’ dall’impero sovietico”.
Molti giovani che in quell’anno fatidico si mobilitarono nei paesi dell’Est per “un socialismo dal volto umano” non trovarono nei movimenti studenteschi dell’Occidente la solidarietà che sarebbe stata necessaria. Perché? E perché in molte ricostruzioni storiche ha prevalso spesso una sostanziale rimozione di questi aspetti? A queste domande cerca di rispondere lo storico Guido Crainz, con il suo saggio arricchito dagli interventi di Pavel Kolar, Wlodek Goldkorn, Nicole Janigro, Anna Bravo e dalle testimonianze di alcuni tra i maggiori dissidenti come Jiri Pelikan, Adam Michnik, Zygmut Bauman.
Un volume utile per capire l’altro Sessantotto quello della Polonia, della Jugoslavia, di Praga e della sua lunga primavera che finì bruscamente con l’invasione dei carri armati sovietici, quello quasi mai ricordato. (F. N.)
______________________
Furio Colombo
Clandestino. La caccia è aperta
La nave di Teseo, 2018, pp. 171, € 14.
“Tutto quello che vi hanno raccontato sul traffico in mare, di soldi, barche, navi, soccorso, vita e malavita dei migranti, non è vero: in nessun tempo, in nessun luogo, in nessun punto. Conservate questa nota e verificate quando qualcuno presenterà le prove”.
Un libro in cui l’autore - uomo di grande esperienza nazionale e internazionale - cerca di smontare tutto quello che viene raccontato sull’immigrazione, in modo particolare sul traffico in mare. Ricorda ai lettori, Furio Colombo, che sulle vetrine di alcuni negozi di città grandi e piccole sono comparsi terrificanti cartelli con la scritta “si assume personale soltanto italiano” che rammentano quel che di atroce accadde ai tempi delle leggi razziali del 1938.
Un libro utile per smentire le bugie che ci vengono quotidianamente propalate, per capire quali potrebbero essere le soluzioni possibili per risolvere un problema reale che una classe dirigente imberbe, intrisa di razzismo più o meno mascherato, non si preoccupa di trovare, attenta solo ai problemi di potere. (F. N.)
_______________________
Raffaele Sardo
Giancarlo Siani. Il ragazzo che amava la vita
Iod, 2018, pp. 80.
Un libro bello e intenso – con la prefazione di Silvo Perrella - che racconta e ricorda la vicenda di un ragazzo, brillante e tenace, che aveva un sogno e che quel sogno stava realizzando: quello di fare il giornalista, raccontando fatti e persone andando nei posti, sui luoghi e parlando direttamente con la gente.
Ha scritto Raffaele Sardo nell’introduzione: “Questo scritto parla di Giancarlo Siani, il giovane giornalista del quotidiano Il Mattino ucciso dalla camorra il 23 settembre del 1985. Racconta di Giancarlo, della sua vita, dei suoi sogni. E lo fa attraverso due testimonianze, quella di Paolo Siani e quella di Daniela Rossignaud, fratello e fidanzata di Giancarlo…”
Era un abusivo, Giancarlo, oggi diremmo un precario: un giornalista-giornalista spinto e animato da una grande passione che si è macchiato del reato di scrittura, come Antonio Franchini ha definito la “colpa” di Giancarlo. La colpa di voler dire la verità a tutti i costi, una colpa che chiunque scriva dovrebbe avere e portare sempre con se. (F. N.)
_________________________
Stefania Pellegrini
L’impresa grigia. Le infiltrazioni mafiose nell’economia legale
Ediesse, 2018, pp. 334, € 20.
“Il fulcro del libro è rappresentato proprio dall’analisi delle responsabilità giuridiche e sociali a carico di quegli imprenditori e professionisti che, rappresentando la ‘forza della mafia al di fuori della mafia’, permettono alle organizzazioni di prosperare e di infiltrarsi nell’economia legale”.
L’ultimo documentatissimo studio di Stefania Pellegrini, professoressa associata all’Università di Bologna, approfondisce il ruolo degli imprenditori e dei professionisti nel processo di radicamento delle mafie e della loro espansione in aree tradizionalmente considerate immuni, seguendo un originale approccio interdisciplinare che, coniugando sociologia e scienze giuridiche, consente al lettore di acquisire gli strumenti per tentare di comprendere le dinamiche di quella “zona grigia” in cui “fiorisce una molteplicità di fattori e di atteggiamenti che svolgono nei confronti delle strategie mafiose una funzione coadiuvante” (dall’Introduzione di Nando dalla Chiesa). (M.T.)
|