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Ottobre/2018 - Pubblicazioni
L'angolo dell'Irrazionale
Storia degli spettri
di Gianni Verdoliva

Massimo Scotti
Storia degli spettri
Univ. Econ. Feltrinelli/Saggi ed.
2013 pp. 413, € 13

Religione, storia del pensiero politico, microstoria, filosofia, letteratura, poesia, arte, teatro, cinema, televisione e diritto sono le discipline trattate in maniera trasversale e cronologicamente dall’antichità all’epoca odierna attraverso le quali si snoda lapprofondito saggio di Massimo Scotti.
La tematica del fantastico e del paranormale parte dall’antichità egizia e dalla cultura greca e romana, con esempi di fantasmi in testi come l’Iliade, l’Odissea e l’Eneide e con una tradizione, in gran parte persa, di storie di fantasmi ambientate anche nelle terme, luogo che si perderà definitivamente nei secoli successivi come ambientazione di racconti spettrali. Il lettore è accompagnato a scoprire, passo passo, l’evoluzione del paranormale negli scritti del Medioevo e il recupero, a fini molto materiali e monetari, che ne ha fatto la Chiesa cattolica, sfruttando casi raccontati per generare il mercato delle preghiere tese ad “aiutare” le anime dei defunti ancora bloccate nel purgatorio.
Dalle presenze spettrali nel teatro shakespiriano fino alla geniale intuizione di Dafoe che con la storia “vera” di Mrs Veal, che presenta un curioso quanto studiato intreccio di pubblicità mascherato da scoop giornalistico, fino alle irruzioni del paranormale nel romanticismo, modo per riscoprire un passato pagano, riscoperto e vagheggiato negli ambienti culturali dell’epoca, tante sono le scoperte che, pagina dopo pagina, si svelano al lettore.
Dagli armier medioevali fino alle medium del XIX e del XX secolo, il volume racconta, con un taglio sociologico oltre che storico, la nascita e lo sviluppo dello spiritismo prima negli Usa e poi nel Vecchio Continente e i suoi collegamenti con il femminismo e la nascita del comunismo.
Di particolare interesse il fatto che i medium fossero quasi sempre donne che, per quanto scaltre e affariste, ottenevano seguito, prestigio e finanche potere sociale diventando protagoniste in un ambito irrazionale laddove in altri contesti, come quello scientifico e razionale, fossero invece gli uomini a prevalere.
Del rapporto complesso tra scienza e magia e studi esoterici ci parla l’Autore passando da Paracelso, fino a studiosi insigni e a tratti insospettabili come Conan Doyle o Lombroso che, nella seconda parte delle loro vite si sono avvicinati al campo del paranormale rimanendo abbagliati da trucchi e bugie.
Dalle foto spettrali sapientemente truccate alle sedute spiritiche dell’alta società fino al desiderio spasmodico di comunicare con l’aldilà paragonabile alla dipendenza odierna dai social media, si arriva fino agli esempi italici scoprendo come un grande della letteratura italiana come Luigi Capuana si sia dilettato di sovrannaturale scrivendo anche racconti di fantasmi, preceduto, dal francese Victor Hugo con le sue sedute spiritiche durante l’esilio dell’Isola di Jersey.
Dal rinnovato interesse per lo spiritismo durante la Prima Guerra mondiale, al connubio tra medium e prestidigitazione fino alla spettacolarizzazione di eventi sapientemente studiati per impressionare il pubblico, il testo porta il lettore a scoprire aspetti poco conosciuti delle ricadute sociali del fenomeno dello spiritismo.
Il capitolo finale porta alla scoperta di opere cinematografiche o televisive di qualità ma poco conosciute come Angels in America e lo sceneggiato Rai Il segno del Comando. Conclude il volume una ragionata bibliografia dedicata a chi volesse ulteriormente approfondire specifici ambiti trattati nel testo.
Frutto di due anni di lunghe ricerche, Storia degli spettri è un’opera erudita ma di lettura scorrevole, solo a tratti con una terminologia ricercata che ci ricorda come, ad oggi, permangano casi irrisolti conosciuti sotto il nome di poltergeist e di come, contrariamente al passato, il mondo degli scettici cartesiani puri e dei seguaci degli studi dei fenomeni raggruppabili nella categoria del paranormale siano su fronti contrapposti e antitetici.
Come ricorda l’Autore “Stupisce sempre constatare quanto sia stato scritto su un tema inconsistente”, ma è positivo quando ciò viene fatto attraverso un saggio curato e ricco di riferimenti culturali.

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