Il ragazzino è Steven Spielberg
e “Ready Player One” è il geniale
auto-omaggio al suo cinema
Agli inizi degli anni ’50 si aggira per le periferie di Cincinnati, nello Stato dell’Ohio, un bambino che tiene con difficoltà sulla spalla una scadente cinepresa 8mm. Il suo girovagare senza una meta precisa, con l’intento di riprendere eventi interessanti o semplicemente paesaggi, è dovuto al rifiuto da parte dei severi genitori di fargli vedere la televisione.
Il curioso quanto bizzarro ragazzino si chiama Steven Spielberg. Figlio di un padre spesso assente e di una madre fortemente presa dalla carriera di musicista, subisce fin da piccolo le discriminazioni razziali dovute all’origine ebraica ed è costretto insieme alla sua famiglia a diversi trasferimenti in seguito a episodi spiacevoli.... [continua]
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