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Aprile/2018 - Interviste
Islam
Vivere da ex musulmani
di a cura di Gianni Verdoliva

Sadia Hameed, portavoce del Council of ex Muslims
of Britain racconta le difficoltà che si incontrno
ad abbandonare la religione islamica.
L’impegno per i diritti delle donne a vivere la libertà
religiosa senza paure

Sadia Hameed, portavoce del Council of Ex Muslims of Britain (Cemb) si batte da anni per il riconoscimento della libertà individuale di abbandonare una religione senza ritorsioni. Lotta poi per l’abolizione delle leggi sulla blasfemia da un lato e dall’altro per salvaguardare le donne delle minoranze etniche che, nel Regno Unito, si trovano a essere vittime di violenze e sorprusi di varia natura compiuti nel nome delle tradizioni culturali e religiose.
In un crocevia culturale difficile per via dell’imperante relativismo culturale, Sadia racconta il suo doppio impegno sul fronte dei diritti delle donne alla libertà religiosa che include anche la scelta di modificare o di non vivere un credo religioso.

Come si definisce? Essere una ex-musulmana rappresenta un’identità?

Mi definisco come atea e anti-deista, ma considero che devo esplicitare che sono una ex-musulmana.
Questo perché considero che sia importante rendere manifesto che noi ex-musulmani esistiamo, anche se io sono personalmente in una posizione privilegiata e non corro rischi quotidiani per questa scelta, ciò accade a molti in varie parti del mondo.
Essere una ex-musulmana rappresenta sfide specifiche e uniche che non sono sperimentate e vissute dalle persone che abbandonano altre fedi. Potrebbe spiegare in dettaglio questa situazione?

L’Islam ha codificato leggi che riguardano l’eresia. Durante la nascita dell’Islam, i difetti del cristianesimo che non potevano controllare gli eritici sono stati identificati e fin da subito sono state richieste punizioni severe nei confronti degli eretici al fine di mantenere il controllo. Le leggi sulla blasfemia sono qualcosa di recente anche se il Corano stabilisce che coloro che sono colpevoli di blasfemia dovrebbero essere puniti, non specifica la punizione da somministrare, che è stata creata negli ultimi ’70/’80 anni. Ad ogni modo, prima delle leggi sulla blasfemia, le leggi sull’eresia erano usate per punire i blasfemi. ... [continua]

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