Dopo 9 anni di blocco, arriva finalmente il rinnovo del contratto del Comparto Sicurezza. Per il rinnovo - che riguarda i 450mila addetti delle Forze armate, di Sicurezza e di Polizia - sono stati stanziati 150 milioni.
L’annuncio dell’accordo arriva dal sottosegretario alla Semplificazione e la Pubblica Amministrazione, Rughetti, che ha ricordato che si è giunti a questo risultato “dopo lo sblocco del tetto salariale, quello del turnover e le assunzioni di personale straordinarie, gli investimenti sul riordino delle carriere che ha previsto la stabilizzazione degli 80 euro”.
Gli aumenti a regime, specifica la ministra della Funzione Pubblica, Madia, vanno da 125 euro circa al mese per le Forze armate a 132 per la Polizia. A questo si aggiungono gli arretrati che arriveranno non appena i tempi tecnici lo permetteranno: circa 556 euro per la Polizia e 517 per le Forze armate.
Soddisfatti i sindacati. “È importante e positiva la firma, dopo 9 anni di blocco del contratto per i lavoratori del Comparto Sicurezza, di Polizia e Forze armate - ha sottolineato la segretaria generale Cisl, Annamaria Furlan -. Un legittimo riconoscimento alla professionalità di migliaia di lavoratori e servitori dello Stato che si battono ogni giorno per la legalità, la difesa delle istituzioni, la sicurezza nel Paese, garantendo anche la pace nelle missioni internazionali”.
Il risultato non era scontato, vista la fase delicata di fine legislatura. “L’accelerazione sulla parte economica - ha commentato il segretario generale della Fns Cisl, Pompeo Mannone - è stata operata per fare arrivare nel più breve tempo possibile nelle tasche dei colleghi gli aumenti contrattuali. Dopo il riordino delle carriere, il rinnovo contrattuale e anche le risorse relative alla specificità del Comparto pari a una media di 7 euro mensili per un totale di 100 euro. Gli arretrati per gli anni 2016 e 2017 assommano a circa 600 euro”. Il governo ha assunto, tra l’altro, diversi impegni, tra cui l’avvio della previdenza complementare, fortemente richiesto proprio dalla Fns.
Il sindacato, dunque, ha raggiunto un importante obiettivo. Insieme al rinnovo contrattuale ai Vigili del Fuoco, distribuiremo anche le risorse relative all’assegno di specificità portando nelle buste paga dei colleghi degli incrementi importanti dopo un blocco contrattuale che dura da ormai otto anni, valorizzando, così, il lavoro che il personale espleta con grande sacrificio e rischio quotidiano”.
È il primo rinnovo contrattuale della parte economica dal 2007, hanno osservato a loro volta Fp e Silp Cgil, “che pur non compensando pienamente nove anni di blocco, suggella finalmente la ripresa della stagione contrattuale sbloccata con la sentenza della Corte Costituzionale e che mira a utilizzare al meglio le risorse disponibili, comunque esigue, e segna un percorso verso la discussione di nuovi diritti”.
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