Nulla o quasi nulla è stato fatto contro la spirale che induce
giovani e poliziotti in uno stato di tensione permanente
e di continui scontri. Le Forze dell’ordine, anziché
essere un insieme monolitico, si presentano divise
da dissensi interni. Poca chiarezza nelle politiche
della sicurezza
L’”affaire Théo” si aggiunge alla lunga lista di abusi, bavure, violenze e altre derive poliziesche, reali o supposte, mediatizzate o no, che da trent’anni fanno parte dell’immagine delle banlieue dette “sensibili”. Si aggiunge a ciò un’amplificazione mediatica che mostra come vi si rigioca uno scenario tante volte osservato, quantomeno dopo la rivolta di Minguettes nel 1981: tutto ciò cominciò a causa di un incidente fra poliziotti e alcuni giovani, un’escalation di tensioni, manifestazioni di protesta e l’attesa della rivolta che verrà, a posteriori, per mostrare che la violenza si trova dal lato dei giovani. ... [continua]
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