Pubblichiamo il testo della relazione che
il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri Tullio Del Sette
ha svolto in Commissione Ambiente al Senato l’8 marzo 2017.
In ordine allo stato dell'attuazione del decreto legislativo 177 del 2016. Tutti sapete che, tra l'altro, ha sancito l' assorbimento del Corpo forestale dello Stato nell' Arma dei carabinieri cui sono attribuite a partire dal primo gennaio 2017 le funzioni già esercitate dal corpo in materia forestale, ambientale e agroalimentare. L'assorbimento si e’ inserito nel più ampio intervento di riorganizzazione delle funzioni di polizia che comprende anche la revisione dei reparti di specialità, la razionalizzazione della dislocazione dei presidi sul territorio e delle componenti navali e la gestione associata dei servizi strumentali delle forze di polizia. Un disegno iscritto nella cornice dei principi di delega fissati dalla legge 124 del 2015 con particolare riferimento all'unitarietà dell'esercizio delle funzioni e all'effettiva realizzazioni di risparmi preventivati per il solo assorbimento nella relazione tecnica al provvedimento in 7,2 milioni per il 2017, in 12,2 milioni dal 2018. Sul piano dell'unitarietà dell'esercizio delle funzioni nessun dubbio che il corpo abbia assunto nel tempo con efficienza ed efficacia i compiti istituzionali di difesa del patrimonio forestale, del paesaggio, dell'ecosistema, grazie alla passione e alla preparazione tecnico scientifica unanimemente riconosciute ai suoi appartenenti. Si è trattato di integrare la competenza e la specializzazione di quel personale in una istituzione già fortemente impegnata nella lotta alla criminalità ambientale e affine alla vocazione territoriale del corpo. Per questo l’Arma e’ risultata la forza di polizia più idonea a consentire la piena attuazione di tali criteri direttivi svolgendo da tempo importanti funzioni nel contrasto agli illeciti ambientali e alle frodi agroalimentari ed essendo connotata da una capillare organizzazioni sul territorio. Come è noto, non tutte le funzioni del corpo né tutto il suo personale e le sue dotazioni strumentali sono transitati nell'Arma. Al Corpo nazionale dei vigili del fuoco sono state attribuite le competenze in materia di lotta attiva contro gli incendi boschivi e spegnimento con mezzi aerei. La polizia di Stato ha acquisito le funzioni nel settore dell'ordine e della sicurezza pubblica e di prevenzione e contrasto della criminalità organizzata in ambito interforze. Ancora, il Corpo della Guardia di Finanza ha assorbito le competenze per il soccorso in montagna, la sorveglianza delle acque marine confinante con le aree naturali protette,e il controllo doganale del commercio illegale delle specie di flora e fauna in via d'estinzione. In conseguenza del trasferimento delle funzioni già assolte dal Corpo forestale dello Stato, le dotazioni organiche dell'Arma dei carabinieri sono state incrementate di 7178 unità su 7782 complessivamente attribuite al Corpo forestale dello Stato alla data del 28 agosto 2015. Il Corpo nazionale dei vigili del fuoco ha acquisito 390 unita’, la Polizia di Stato 126, il Corpo della Guardia di Finanza 41 e il MIPAF 47. All'esito delle procedure di assegnazione di transito in altra Amministrazione statale, tra quelle individuate con decreto del Presidente del Consiglio e al netto degli esodi, sono effettivamente transitate nei carabinieri 6754 unità composte da 369 ufficiali, 1369 ispettori e periti, 1317 sovrintendenti e revisori, 3699 appuntati carabinieri, collaboratori operatori. Nel corso delle mie audizioni del 14 e 28 giugno 2016 innanzi alle Commissioni riunite Affari costituzionali e Difesa di Camera e Senato abbiamo assunto l' impegno a salvaguardare il linea con i principi della legge delega l'unitarietà delle funzioni, livelli di presidio, le specializzazioni e le professionalità del personale transitato dal corpo. Posso dire che l' mpegno è stato mantenuto e che tutto il personale transitato è stato confermato nella sede di servizio con l' incarico svolto in precedenza. Le vacanze organiche dell'Arma nel settore, a partire dai numeri che ho indicato, ammontano oggi a 424 unità (fatte dalla differenza evidentemente tra 7178 e 6754). Risulta che ci siano vacanze di 28 unita’ nei vigili del fuoco, una nella Guardia di Finanza, 3 nella Polizia di Stato e 2 nel MIPAF. L’Arma ha già approntato un piano di intervento la cui attuazione è tuttavia subordinata all'emanazione di un decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, di cui si avverte l' urgente necessità, per la ripartizione delle facoltà assunzionali non esercitate dal Corpo forestale dello Stato. Questo ai sensi dell'articolo 12 comma 7 del decreto legislativo 177 del 2016. Il piano dell'Arma prevede nell'anno in corso l'’avvio delle procedure per l' immissione nella specialità per la tutela forestale ambientale agroalimentare di 11 ufficiali, 46 ispettori, 367 carabinieri attraverso concorsi pubblici e transiti interni, al fine di poter disporre entro il prossimo mese di dicembre di ispettori,marescialli, specializzati senza dover attendere circa tre anni e mezzo dal loro reclutamento. Si sta verificando la possibilità di avviare a corso semestrale di specializzazione,previsto dal decreto legislativo 46 marescialli da trovare su base volontaria dal quarto corso triennale e dal quattordicesimo corso annuale nostri in uscita dalle scuole entro il prossimo mese di luglio. Analogamente si potrà procedere per il ruolo iniziale, quello dei Carabinieri per intenderci, con l' avvio di duecento carabinieri del 136esimo corso alla frequenza del corso di specializzazione di quattro mesi parimenti fino a centosessantasette carabinieri potrebbero essere incorporati entro dicembre mediante concorso pubblico. Il personale neo- specializzato potrà essere impiegato prevalentemente presso i reparti che registrano sin dal transito nell'Arma, o che registravano già, maggiori carenze. Su 789 stazioni Carabinieri forestali, trentaquattro sono prive di personale anche perché alcune non alimentate da tempo. Altre duecentoventi registrano carenze anche significative rispetto alla dotazione organica. Non diversa è la situazione delle centoquarantotto stazioni Carabinieri parco: tre sono prive di personale, ventitré si attestano su una forza effettiva minima, sei dei trentanove posti fissi degli uffici territoriali per la biodiversità carabinieri contano uno o due unita’ su una forza organica generalmente di quattro. Si tratta di carenze organiche in parte preesistenti e pero’ in parte resesi più consistenti a gennaio per le ragioni già esposte. Il transito di personale e funzioni attuato il primo gennaio 2017 è stato attentamente pianificato e ha richiesto una lunga preparazione avviata contestualmente all’approvazione del decreto legislativo 177. Un lavoro intenso e corale, svolto dallo Stato Maggiore del Comando Generale dell'Arma con instancabile determinazione in piena sintonia con l' Ispettorato generale del Corpo forestale dello Stato per corrispondere al meglio la volontà del Governo, condivisa dal Parlamento. Per acquisire le conoscenze necessarie, valutare le modalità dell'integrazione è stato a suo tempo costituito un gruppo di lavoro articolato su più sottogruppi tutti costituiti da appartenente all’Arma e al Corpo che hanno approfondito il funzionamento del Corpo forestale dello Stato nei settori del personale, dell'organizzazione, dell'impiego, del sostegno logistico delle forze, della telematica, della comunicazione, della pianificazione e programmazione bilancio e controllo. Il progressivo sviluppo dei lavori è stato costantemente partecipato ai Dipartimenti della funzione pubblica della pubblica sicurezza nell'ambito dei quali si sono realizzate le necessarie condivisioni, sinergie con le altre forze di polizia e gli altri attori istituzionali interessati. I Ministeri della difesa dell'Interno dell'Ambiente delle politiche agricole dell'Economia per la semplificazione non hanno mai fatto mancare la loro attenzione durante tutta questa attività. Sì è così giunti al 25 ottobre 2016, data di costituzione del Comando unità per la tutela forestale e ambientale agroalimentare (acronimo CUTFAA), avviato con un nucleo iniziale di coordinamento costituito da militari già appartenenti all'Arma. Il comando di vertice, affidato al Generale di Corpo d' Armata Antonio Ricciardi vice Comandante generale dell'Arma dei Carabinieri, ha assunto da subito il coordinamento dei comandi Carabinieri Tutela Ambiente politiche agricole alimentari riconducendo in una nuova organizzazione a unità l' esercizio delle funzioni già svolte dall'Arma nei due comparti di specialità attivi rispettivamente dal 1986 e dal 1989 Il primo gennaio 2017 Cutfaa si è arricchito della componente forestale legislativamente indicata per il transito assorbendo la quasi totalità degli assetti del Corpo forestale dello Stato e comprendendo tutti gli organi operativi e dipendenti, territoriali e specialistici, integralmente conservati con il personale forestale effettivamente transitato. Tra gli organi operativi specialistici cito il nucleo investigativo centrale di polizia ambientale forestale Nicaf, il nucleo operativo antibracconaggio Noa, il nucleo investigativo reati in danno degli animali Nirda, il nucleo agroalimentari forestale NAF, il nucleo investigativo antincendi boschivi Niab, tutti collocati presso la sede del CUTFAA già ispettorato del corpo. Le funzioni di pianificazione programmazione e coordinamento e controllo generale, già assolte dall'ispettorato generale del Corpo, sono state trasferite al comando generale che oggi opera con il necessario apporto di carabinieri del ruolo forestale inseriti nei vari reparti e uffici. Nel Comando generale è stato anche istituito l'Ufficio di coordinamento per le funzioni forestali retto da un colonnello appunto del ruolo forestale e posto alle dipendenze del Comandante generale con il compito di seguire il processo di assorbimento e costituire anche un punto di contatto immediato per i reparti centrali e periferici e per tutto il personale transitato, quando necessario. L’integrazione delle componenti centrali avvenuta da subito anche nell'organizzazione addestrativa: la scuola forestale di Città Ducale è diventata la scuola forestale dei carabinieri con i suoi cinque centri addestramento di Città Ducale, Rieti, Sabaudia, Castel Volturno e Ceva per la formazione specialistica e l' aggiornamento professionale nei settori della tutela forestale, ambientale e agroalimentare. La scuola è collocata nel neo costituito ispettorato degli istituti di specializzazione posto alle dipendenze del Comando delle Scuole dell'Arma ove sono confluiti nell'ispettorato tutti gli assetti addestrativi, di specializzazione già propri dell’Arma: centro carabinieri addestramento alpino, istituto superiore di tecniche investigative, centro lingue estere, scuola carabinieri di perfezionamento al tiro, centro cinofili e centro subacquei. Contestualmente si è proceduto a integrare gli assetti addestrativi omologhi. Il centro addestramento perfezionamento al tiro di Città Ducale che contava tre unità affettive e il centro addestramento cinofilo di Volpago del Montello con una sola unità sono stati a accorpati rispettivamente alla scuola carabinieri di perfezionamento attivo di Roma e al centro carabinieri cinofili di Firenze. Inoltre la scuola di Auronzo di Cadore è stata riconfigurata in distaccamento del centro carabinieri addestramento alpino di Selva di Val Gardena prevedendo la pratica delle discipline dello sci nordico presso il primo e dello sci alpino presso il secondo al fine di evitare duplicazioni di strutture e salvaguardare tutte le professionalità esistenti. Il gruppo sportivo del Corpo forestale dello Stato è stato accorpato al centro sportivo carabinieri senza alcun depauperamento di atleti, tecnici e strutture. Abbiamo così ottenuto undici sezioni: arti marziali, scherma, tiro a segno, volo, pentathlon moderno, triathlon, ciclismo, equitazione, canoa fluviale, sport invernali, nuoto, atletica,pugilato, canottaggio e canoa olimpica. Tornando ai reparti dipendenti dal CUPFAA fa tutte le strutture territoriali del Corpo forestale sono state preservate tutte le stazioni forestali e parco, gli uffici territoriali carabinieri per la biodiversità con i loro costi fissi hanno proseguito senza interruzione nella gestione delle centotrenta riserve naturali statali, anche grazie al qualificato contributo di 1281 operai a tempo indeterminato e di cento operai a tempo determinato impiegati prevalentemente in attività di manutenzione e valorizzazione del patrimonio naturalistico demaniale. L’attuazione della convenzione di Washington del 7 marzo 1973 sul commercio internazionale delle specie animali e vegetali in via di estinzione, il cui acronimo CITES è ben noto, si e’ conservata integra, affidata a ventisei servizi territoriali già operanti su tutto il territorio nazionale e ventisei nuclei operativi carabinieri già impiegati nei controlli doganali. In questo settore particolarmente delicato, anche per i suoi riflessi sul tessuto economico nazionale, sono state raggiunte efficaci intese con il Corpo della Guardia di Finanza cui il decreto legislativo 177 ha attribuito il controllo doganale in materia di commercio illegale della flora e della fauna in via di estinzione anche tramite le unità specializzata dell'Arma. In particolare sono state definite le procedure operative affinché il servizio CITES dell’Arma fornisca su richiesta del corpo il supporto specialistico per svolgere gli accertamenti merceologici finalizzati all'identificazione delle specie protette e per garantire la custodia degli esemplari vivi eventualmente sequestrati in dogana. Continua ad essere garantita la piena operatività del numero di pubblica utilità 1515 dedicato alle segnalazioni in tema di tutela ambientale e gestito dalle centrali operative costituite presso i Centri Regionali carabinieri forestali. In questa centrali abbiamo installato apparati radio in gamma quattrocento megahertz per assicurare il costante collegamento con le corrispondenti centrali operative provinciali dell'Arma territoriale presenti nel capoluogo di regione. Contestualmente, tutti i reparti carabinieri forestali sono stati dotati di apparati portatili per l' impiego nei settori esterni al fine di permettere loro di avvalersi in caso di necessità del supporto operativo della fitta rete presidiaria dell’organizzazione territoriale dell'Arma. La centrale operativa nazionale, dislocata nel CUPFAA e’ oggi in collegamento audio-video continuativamente nelle ventiquattro ore con la sala operativa del Comando generale. Nell'ambito della centrale operativa nazionale del CUPFAA e’ collocata anche la sala previsori Meteomont componente centrale del servizio nazionale Meteomont svolto oggi dai reparti carabinieri forestale in concorso con il Dipartimento della Protezione civile, le Regioni, Comuni, l' esercito e il servizio meteorologico dell'Aeronautica militare. Le attività di rilevazione del manto nevoso sono proseguite senza soluzione di continuità da parte della rete di monitoraggio costituita da novecento osservatori, cinquantadue esperti e quarantasette previsori carabinieri forestali. I carabinieri previsori in particolare si sono distinti durante l' emergenza neve in Abruzzo durante la quale hanno anche compiuto numerose missioni di volo per accertare il rischio valanghe. Definiti gli assetti, si è proceduto da subito a sostenere la loro operatività integrando i reparti carabinieri forestali nella rete telematica dell'Arma. Il lavoro fatto in progress consente oggi a tutti i nuovi carabinieri di accedere ai sistemi informativi dell'Arma. Infatti sono state subito riconfigurate le postazioni informatiche preesistenti le cui dotazioni sono state aggiornate con la distribuzione di duemila nuovi personal computer tratti dai circa otto mila acquistati alla fine del 2016 per aggiornare le dotazioni dei reparti dell'Arma. Ulteriori sforzi sono stati indirizzati per la riorganizzazione degli assetti specializzati di supporto ai reparti territoriali. Il servizio aereo dell’Arma è stato integrato con il trasferimento di quattro basi aeree (Roma Urbe, Rieti, Pescara, Belluno), trentanove piloti, sessantotto specialisti, diciassette velivoli, un aereo P180, 8 elicotteri Breda Nardi NH 500, tre elicotteri Agusta A109 Nexus e cinque elicotteri Agusta Bell AB412. Con essi, in aggiunta ai quattordici nuclei esistenti,sono stati istituiti tre nuovi nuclei elicotteri carabinieri a Rieti, a Pescara, a Roma Urbe. A Belluno è stato ridislocato il nucleo elicotteri carabinieri che era a Treviso ottenendo vantaggi sia sul piano funzionale logistico sia sul piano economico in ragione della possibilità di impiegare le capacità manutentive autonome dell'Arma. Dei ventinove elicotteri del Corpo forestale dello Stato all' Arma ne sono stati trasferiti sedici: otto velivoli sono stati acquisiti non operativi nella maggior parte necessitanti dei periodici interventi di manutenzione il cui programma è stato avviato sin dal mese di gennaio. Oggi in particolare nella linea di volo NH 500, 4 aeromobili sono operativi, tre sono in manutenzione periodica obbligatoria e uno incidentato dal 28 giugno 2016 è ricoverato per manutenzione straordinaria di ripristino. Per quanto attiene agli AB412 un elicottero e’ in servizio, due sono in manutenzione periodica obbligatoria, due in avaria, rispettivamente dall’aprile 2013 e dal novembre 2016, sono in manutenzione straordinaria presso la ditta produttrice. I tre A109 Nexus erano stati preservati dall'aprile 2014 in attesa di essere avviati a manutenzione periodica di lungo tempo che verrà attivata quanto prima attingendo alle risorse disponibili a bilancio. Con riferimento al loro impiego operativo durante l' emergenza neve del centro Italia, come già ho avuto modo di affermare in altre sedi istituzionali, mi preme segnalare che presso le basi di Rieti e Pescara sono stati ridislocati quattro velivoli che hanno svolto complessivamente trentuno missioni di volo soddisfacendo per intero le richieste della protezione civile anche per la distribuzione del foraggio in aree rurali non altrimenti raggiungibili. Solo le condizioni meteorologiche particolarmente avverse non hanno consentito l' immediato impiego degli elicotteri NH500 che hanno svolto la prima missione a partire dal ventuno gennaio. Gli AB412 rischierati sulle basi di Rieti a Pescara hanno invece svolto missioni di voli sin dall'inizio dell'emergenza. Proseguendo con gli altri aspetti specializzat,i le competenze di gestione tecnico logistica amministrativa del Centro nazionale cinofilo, due unità appunto effettive, prima due poi una del Corpo forestale dello Stato sono state trasferite alla direzione veterinaria del Comando Generale dell'Arma, mentre sono confluite nel dispositivo dell'Arma, permanendo nelle ventuno sedi di origine, le trentadue unità cinofile ancora operative, ventidue della specialità antiveleno impiegate prevalentemente nei parchi e nelle riserve naturali per la ricerca di bocconi avvelenati e sostanze tossiche, cinque della specialità Citas, cinque di superficie. L’organizzazione del servizio a cavallo ha preservato le venti sedi dove erano già presente la componente ippomontata del Corpo forestale dello Stato con ottantuno cavalli complessivi, trenta maremmani, cinque murgesi e sei Terzani. E’ allo studio la possibilità di valorizzare ulteriormente tale capacità estendendola ad altri assetti del comparto di specialità. Sono stati mantenuti anche sette centri di selezione equestre istituiti presso altrettanti uffici territoriali carabinieri per la biodiversità, tre dei quali Castel di Sangro in provincia dell’Aquila, Follonica in provincia di Grosseto e Martina Franca in provincia di Taranto deputati anche alla riproduzione dei cavalli rispettivamente di razza maremmana murgese e persano particolarmente idonei all'impiego operativo nei servizi di istituto. I rimanenti quattro centri continuano il loro lavoro per il mantenimento dei quadrupedi inseriti nei programmi di conservazione della biodiversità animale, razza afflingher, sella italiano, anglo-arabo, sardo, Monterufolino e Bardigiano. Le capacità allevatoriali consentiranno di conseguire rilevanti risparmi venendo meno la necessità di acquistare cavalli sul piano operativo. Una prima sperimentazione nel senso è in atto presso il Reggimento Corazzieri dove tre puledri di razza murgese provenienti dall’allevamento di Martina Franca sono stati impiegati nel cambio della guardia in piazza del Quirinale a fianco dei cavalli irlandesi tradizionalmente utilizzati dai corazzieri in precedenza. La dinamica organizzativa descritta ha consentito di garantire senza soluzione di continuità l'esercizio di tutte le funzioni specialistiche. Questo anche con riferimento alle molteplici attività svolte a favore delle Regioni in base all'Accordo Nazionale Quadro approvato nel 2005 dalla Conferenza Stato-Regioni. A riguardo è stato avviato un programma di aggiornamento delle convenzioni che il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali può stipulare con gli enti regionali come confermato dal decreto legislativo 177. Gli ambiti di impiego indicati nell'accordo sono ad oggi tutti ricondotti alle funzioni esercitate dall’Arma ad eccezione delle competenze in materia di lotta attiva contro gli incendi boschivi attribuita al Corpo nazionale dei vigili del fuoco. Con essi è in corso la definizione di specifiche intese operative volte a definire e a fissare esattamente le reciproche attività e a condividere le procedure di intervento nello spirito di una proficua e costante collaborazione e sinergia. Nel settore l' Arma continua a svolgere i servizi di prevenzione direttamente connessi con il controllo del territorio in linea con i compiti fissati dal provvedimento normativo. Le potenzialità del Corpo forestale dello Stato hanno alimentato importanti progetti con l' Arma dei Carabinieri nei settori operativi comuni che vedevano già le due istituzioni collaborare proficuamente. Il 6 e 7 maggio 2016 alla scuola ufficiali carabinieri l'Arma e il corpo forestale hanno già organizzato insieme una conferenza internazionale su “L'uomo e l'ambiente. Sfide globali tutte le prospettive”. Vi hanno preso parte i rappresentanti di organismi internazionali che operano per la tutela dell'ambiente Eurojust, Europol e Interpol anche Nato e agenzie delle Nazioni Unite per la protezione della ambiente, Unep, Fao e per la lotta alla criminalità organizzata, WWF. Nell’ambito della Conferenza, cui hanno preso parte anche le nostre associazioni ambientaliste e animaliste, è stato illustrato anche il progetto europeo per il Contrasto ai crimini ambientali attraverso procedure standardizzate nel corso del quale sono state elaborate procedure comuni di conduzione delle operazioni congiunte di contrasto al traffico illecito di rifiuti a livello europeo. Con l'assorbimento abbiamo sviluppato queste proficue sinergie valorizzando le collaborazioni ereditate dal Corpo con associazioni ed enti impegnati nella tutela dell’ambiente e nella promozione della cultura e della legalità. Lo scorso 12 gennaio abbiamo siglato la prima intesa con Legambiente che prevede la realizzazione e la divulgazione di progetti comuni di analisi e specifiche sinergie per la protezione dei beni culturali in caso di eventi calamitosi. Il 14 dicembre 2016 avevamo già sottoscritto un protocollo con l'associazione “Libera” strutturato su due ambiti di intervento: l' antimafia del fare e l'antimafia del sapere. Domani sarà siglata l' intesa con il WWF Italia per la realizzazione di iniziative a tutela del patrimonio naturale con specifico riferimento alla vigilanza ambientale e di promozione della legalità a tutela dell'ambiente e della biodiversità. Prossimamente firmeremo un accordo anche con la LIPU prevedendo la cooperazione con i centri operativi di primo soccorso della Lega per l' affidamento degli animali selvatici recuperati nel corso delle attività di servizio, oltre allo sviluppo di azioni comuni di prevenzione di contrasto al bracconaggio. Sta per essere sottoscritta l'intesa con l' Accademia nazionale di agricoltura per lo sviluppo di attività di studio di ricerca nel settore agroalimentare con specifico riferimento alla tutela della salute e delle risorse produttive. E ancora operiamo per raggiungere a breve un' intesa con il KKL, la più antica organizzazione ecologica al mondo risalendo il suo impegno a favore dell' ambiente al 1901. Il processo di integrazione del Corpo forestale dello Stato nell'Arma trova ulteriore evidenza anche sul piano della comunicazione. Lo scorso 28 febbraio abbiamo presentato la nuova edizione del periodico bimestrale “#Natura” rinnovato sia nella veste grafica sia nei contenuti. La rivista raccogliere la tradizione e l'eredità culturale, professionale, soprattutto le sensibilità del corpo, giungendo ad arricchire il panorama delle pubblicazioni dell’ente editoriale dell'Arma. Stampata interamente su carta riciclata sarà distribuita anche presso le sale di attesa delle 4643 tenenze stazioni Carabinieri e dei 1240 uffici dei Carabinieri forestali, previo aumento della tiratura. Gli articoli servizi e rubriche saranno aggiornati anche on line per essere facilmente consultabili sul sito internet istituzionale www.carabinieri.it e condivisi sui social network raggiungendo un pubblico ancora più ampio. Sul sito istituzionale dell'Arma continuiamo anche la pubblicazione del periodico “Silvae”, rivista on line tecnico-scientifica della specializzazione forestale ambientale agroalimentare. L'edizione rivolta ad utenti di settore continuerà a proporsi come uno spazio aperto per alimentare il confronto tra la società civile e volontariato,le istituzioni sui temi dell'ambiente della sicurezza agroalimentare e della cultura della biodiversità. Il 24 gennaio scorso abbiamo presentato il calendario “Cites” 2017. Giunto alla sua decima edizione, dedicato alle oltre trentamila specie animali e vegetali a rischio tutelate dal servizio operativo dell'ARPA, oggi il calendario “Cites” è un oggetto da collezione per molti amanti del settore della natura che si affianca al tradizionale calendario storico dell' Arma. Ne abbiamo aumentato fortemente la tiratura stampandolo anche in lingua inglese. Il quadro tracciato descrive il lavoro svolto per conseguire gli obiettivi indicati dalla riforma. Gli interventi certamente non sono terminati: ci attende un'ulteriore fase per consolidare e potenziare i livelli di operatività. Nell'ambito dell'organizzazione per la tutela forestale ambientale agroalimentare è stata pianificata la costituzione del Comando carabinieri per la tutela della biodiversità e dei parchi che raggruppera’ anche talune Unità operative centrali cui ho già fatto cenno: nucleo investigativo antincendi boschivi, nucleo operativo antibracconaggio, nucleo investigativo reati in danno degli animali, Secondo quanto abbiamo programmato, ottenute le richieste autorizzazioni ministeriali, il comando sarà articolato su tre raggruppamenti ciascuno dedicato all'assolvimento di una delle funzioni caratterizzanti la tutela forestale: la prima la salvaguardia dei parchi nazionali con i coordinamenti territoriali carabinieri per l'ambiente e le stazioni Carabinieri parco; la seconda per la tutela della biodiversità nelle riserve statali con gli uffici territoriali carabinieri per la biodiversità e i relativi posti fissi; la terza per l' applicazione della convenzione Cites attraverso i nuclei operativi e i servizi territoriali Cites. La crescente dimensione globale dei crimini ambientali ci porta ad intensificare gli scambi culturali e professionali a livello internazionale. La scuola Ufficiali ospiterà a maggio la seconda conferenza internazionale sulla tutela forestale ambientale agroalimentare dopo quella che ho citato dello scorso anno. Sempre a maggio nella sede del comando delle unità per la tutela forestale ambientale agroalimentare Cupfaa si terranno le riunioni dei gruppi Interpol specializzati nel contrasto ai crimini ambientali. A Vicenza nel frattempo nell'ambito del l nostro centro di eccellenza per le polizie di stabilità abbiamo istituito la cattedra di polizia per la tutela forestale ambientale agroalimentare. Questo centro di Vicenza opera per la formazione dei funzionari delle organizzazioni internazionali e dei quadri dirigenti e direttivi delle forze di polizia a ordinamento militare e civile che partecipano agli interventi di stabilizzazioni di aree di crisi. Ad oggi ha svolto corsi per quasi 10mila unità appartenenti a 108 Paesi esteri e a 18 organizzazioni internazionali collaborando con l'Unione europea al Dipartimento per le peacekeeping operations delle Nazioni Unite e con l' OSCE. D'intesa con il Ministero dell'Ambiente e della tutela del territorio e del mare è stato promosso il coinvolgimento dell'Arma nella rete europea delle autorità competenti in materia ambientale istituita su iniziativa del Consiglio dell' Unione. Su invito del Parlamento europeo,a maggio, a Bruxelles, potremo illustrare anche in quella sede la manovra di assorbimento e la valenza strategica del progetto normativo per il rafforzamento dell’azione dello Stato a difesa dell' ambiente. Questo evento seguirà quello del 19 aprile 2016 allorquando con il Ministro dei Beni culturali onorevole Franceschini abbiamo potuto illustrare all'alto consesso un altro progetto strategico riguardante gli assetti di specialità dell'Arma: i caschi blu della cultura United for Heritage costituiti con carabinieri per la tutela del patrimonio culturale ed esperti del MIBAC. L’accordo illustrato, siglato il 16 febbraio 2016 tra UNESCO e il Governo italiano, prevede l' impiego della task force nazionale denominata appunto United for Heritage per la lotta al saccheggio e al traffico illecito di beni artistici archeologici composto da funzionari del Ministero dei Beni culturali e dell'Istruzione e dai militari dell' Arma appartenenti al Comando carabinieri per la tutela del patrimonio culturale. L'unità potrà operare nelle aree colpite da crisi internazionali e stiamo predisponendo delle attività per un eventuale intervento in Iraq, ma con diversi assetti può essere impiegata anche in Italia per la salvaguardia del patrimonio artistico in caso di calamità naturali. Così è avvenuto in centro Italia in occasione dei terremoti del mese di agosto e di ottobre 2016 con il recupero e la messa in sicurezza di 13500 opere. Con un' altra agenzia delle Nazioni Unite, la FAO, svilupperemo su sua richiesta, uno specifico progetto nei settori della tutela dell'Ambiente e della biodiversità e della sicurezza agroalimentari. La bozza dell'accordo, predisposta insieme al Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, al Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare che ha la rappresentanza italiana presso l'ONU, sarà presentata a breve al vicedirettore generale della FAO. In particolare l'intesa incentrata sulla formazione da parte delle nostre unità specializzate, dei funzionari dell'Agenzia e di eventuali Paesi stranieri interessati per il contrasto ai crimini ambientali. La revisione organizzativa di cui ho tracciato complessivamente il percorso non sarebbe stata possibile, voglio dire, senza l' impegno la serietà la professionalità con cui i carabinieri forestali hanno vissuto la transizione. Consentitemi pertanto di esprimere pubblicamente anche in questa sede prestigiosa e qualificata, come ho già fatto pochi giorni fa in occasione dell'inaugurazione dell' anno accademico della scuola ufficiali carabinieri, un elogio all'ingegnere Cesare Patrone e a questo meraviglioso personale per l'entusiasmo con cui si è inserito nella nuova realtà mutando uniforme, portando con sé una prestigiosa tradizione di professionalità, di dedizione, di valori che noi conosciamo, rispettiamo, rispetteremo sempre. A loro abbiamo rivolto ogni attenzione al fine di renderli protagonisti consapevoli di questo progetto prevedendo anzitutto una mirata attività informativa e formativa, una mirata campagna di comunicazione interna ha fornito al personale del ruolo forestale specifiche notizie per illustrare i contenuti del processo di assorbimento in ogni suo aspetto allo scopo di giungere ad una condivisione corale dei passaggi e degli obiettivi della riforma. Di seguito, in una prima fase di formazione immediata, sono state pubblicate sul sito intranet del corpo dal 29 dicembre informazioni di carattere generale sull'Arma, aspetti storici, organizzativi, uniformologici, amministrativi, operativi e logistici. La seconda fase ha visto lo svolgimento di seminari per gli ufficiali generali presso il Comando generale su un'unica sessione della durata di due giorni, per i colonnelli presso il Cutfaa in due sessioni di tre giorni ciascuna. II restante personale è stato avviato presso i comandi di legione carabinieri per sessioni della durata di quattro giorni, tutte già svolte. La terza fase di questo percorso formativo è iniziata il 20 febbraio scorso con seminari di una settimana svolti presso gli istituti di istruzione: scuola Ufficiali, scuola marescialli e brigadieri di Firenze, scuola allievi Carabinieri di Roma, centri di addestramento forestali di Ceva e di Sabaudia. Corsi per i periti revisori collaboratori e gli operatori sono iniziati anch'essi il 20 febbraio e si svolgono alla Scuola Allievi Carabinieri di Roma e al centro addestramento di Rieti. Hanno la durata di tre settimane durante le quali i discenti sono anche sottoposti a visite mediche, all'addestramento al tiro per verificarne i requisiti di idoneità. Durante il primo corso di formazione, a fronte dei cinquantasei partecipanti, tre periti e un revisore sono stati giudicati non idonei e inviati alla Commissione medico-ospedaliera di Roma per la conferma del giudizio. Per tre periti il giudizio è stato sospeso in attesa di ulteriori accertamenti medici. Contestualmente sono state distribuite divise uniformi e dotazioni con uno sforzo logistico particolarmente intenso che ha consentito a gennaio, in un solo mese, l’attagliamento e la distribuzione di oltre sei mila uniformi ordinarie tratte dai magazzini dell'Arma sostituite con altre acquistate con i fondi attestati sul bilancio 2016 del Corpo forestale dello Stato. Sempre con fondi del bilancio del corpo forestale del 2016 sono state acquistate 21 Jeep Renegade che saranno immesse in linea con la tipica livrea di colore blu e rosso dell' Arma e la posizione del simbolo che ne caratterizza l' appartenenza al comparto di specialità, realizzando ampiamente la razionalizzazione della spesa voluta dalla legge 124 del 2015 e indirizzando già le risorse del Corpo forestale dello Stato ancora da spendere alla nuova organizzazione senza creare sprechi o diseconomie. Per i mezzi già in uso si è provveduto ad adeguare la livrea utilizzando decalcomanie con la scritta “carabinieri” con costi assai contenuti. Nel contempo, prima di passare al piano infrastrutturale, mi preme dare informazioni su quello che è avvenuto per la rappresentanza del personale: abbiamo avviato da subito, entro la fine del mese di gennaio, le attività per procedere alle elezioni dei consigli di base di rappresentanza, cinque, dai quali è stato eletto il Consiglio intermedio di rappresentanza, uno presso il Cutfaa, e nei giorni scorsi è stato eletto, nell'ambito di questo Coir, Consiglio intermedio di rappresentanza, il rappresentante che partecipa al Cocer, affiancato dal comandante generale dei Carabinieri.
Foto: Il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri Tullio Del Sette
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