"Sono davvero inaccettabili i numeri dei suicidi nelle carceri italiane sia dei detenuti che del personale di cui, purtroppo, non si parla mai abbastanza. Va bene la richiesta del ministro Orlando al Capo Dipartimento Consolo di verificare le cause del suicidio del detenuto, ma non basta, è necessario andare a monte dell'intero sistema ed analizzare tutto il pianeta carcere".
E’ quanto ha fatto sapere il segretario generale della Federazione Nazionale della Sicurezza della Cisl, Pompeo Mannone. "Nelle carceri italiane, infatti, si registra un alto tasso di suicidi di detenuti ma si trascurano tutte le azioni messe in campo dagli agenti per salvare loro la vita. Vi è anche un alto tasso di suicidi di personale che opera instancabile ed in condizioni proibitive, ma queste informazioni non giungono alla ribalta della cronaca".
"Anche da questi tristi accadimenti - ha continuato Mannone - si evince che il sistema complessivo del pianeta carcere deve essere rivisto; bisogna agire a monte riformando la giustizia penale, affermando la certezza della pena per coloro che debbono stare realmente in carcere e rendere l'istituto penitenziario conforme alle funzioni che la Costituzione gli affida, quelle, cioé, di recuperare alla società il reo per farne di nuovo un libero cittadino". "Per fare ciò - ha concluso Mannone- è necessario migliorare le condizioni di lavoro del personale, colmando, da un lato, le carenze organiche e dall'altro valorizzando l'operato e la retribuzione della Polizia Penitenziaria che opera in un ambiente davvero pesante ed a volte alienante".
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