Il termine “polizia” proviene dalla voce greca “politeia”, che vuol dire “costituzione dello Stato”. Secondo me la politica e la pedagogia corrono sullo stesso binario, per raggiungere un’unica destinazione: la formazione dell’uomo e del cittadino.
La funzione della polizia è ‘bicipite’, in quanto distinguiamo una “polizia amministrativa” e una “polizia giudiziaria”; detta funzione è, altresì, onnicomprensiva, dal momento che abbraccia tutte le attività statuali. Ora l’uomo e il cittadino stanno allo Stato come l’educando sta all’educatore: questo concetto costituisce la fonte prima di tutte le problematiche inerenti ai compiti e ai fini dell’attività di polizia, che - in virtù di provvedimenti discrezionali, di divieti, di licenze, di autorizzazioni ecc. - si mobilita, si organizza, si attrezza per prevenire e per reprimere ogni violazione di comportamenti civili, corretti, ispirati all’ordine sociale.
In questo senso la polizia si muove sul piano di una ricerca e di una indicazione di comportamenti civili, corretti, ispirati all’ordine e alla certezza del diritto. Tutto ciò vuol dire che alla radice dell’azione poliziesca sta una fondamentale esigenza educativa. I metodi preventivi e misuratamente correttivi costituiscono il filo diretto fra i compiti della polizia e le finalità di ogni istituzione rivolta alla maturazione umana e al progresso civile. Così da alcuni anni nelle scuole viene elaborato il progetto Educazione alla legalità, che tende, appunto, a far emergere quell’incrollabile edificio di valori e di sani principi che orienti i giovani studenti verso comportamenti e stili di vita rassicuranti perché improntati all’onestà e al proposito di un positivo inserimento nel contesto sociale. Quindi quel fascio di luce e di incoraggiamento che tende a renderci veri uomini e coscienziosi cittadini deve provenire dal credo pedagogico che il giovane, oggi, e l’adulto, domani, costruiranno giorno per giorno, rivisitando i percorsi compiuti, riaprendosi al nuovo e all’inedito, confrontandosi, eliminando, se del caso, il ciarpame di visioni distorte del mondo, respirando l’ossigeno di una Weltanschaung sempre più ricca, sempre più ampia, sempre più produttiva.
La scuola, le varie istituzioni e la stessa polizia come fiduciaria della formazione dell’uomo e del cittadino lieviteranno continuamente il progetto di Educazione alla legalità, talché l’azione educativa restringa al massimo lo spazio di emarginazione e di deviazione, al fine di salvarci, di promuovere una società di persone oneste, di far fiorire la virtù nella solidarietà, verso un mondo migliore.
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