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ottobre-dicembre/2016 - Panorama sindacale
Siulp
Organici della Polizia di Stato: molte chiacchiere e pochi fatti
di Segreteria prov. Siulp Modena

Da tempo, forse anni e anni, si parla a vari livelli degli organici sempre più scarsi della Polizia di Stato della provincia di Modena e tante sono le cose che abbiamo sentito dire.
Una di quelle più frequentemente udite è che, pur essendo gli organici effettivamente scarsi, la componente che troppo spesso entra in gioco è la cosiddetta percezione d’insicurezza dei cittadini. Sarà anche percezione, cosa della quale il Siulp dubita fortemente, ma di certo il continuo minimizzare il problema e ridurlo a questa semplice sensazione, non aiuta certo ad avere qualche agente in più.
Considerando che nel tempo abbiamo sentito annunci che si sono rivelati assolutamente infondati, crediamo che nel pensare e nel sentire dei cittadini la confusione e l’ansia si accavallino vorticosamente, spirale questa che può solo ulteriormente aumentare il clima di malessere.
Se pensiamo che il precedente Questore Garramone aveva in più circostanze parlato di un rinforzo di venti (20) unità, cifra completamente smentita dai fatti, mentre l’attuale Questore Fassari ci aveva rassicurato di un incremento di quattro unità (4), parimenti smentito da cifre che registrano il solito zero (0), ci possiamo rendere ben conto che di chiacchere se ne fanno molte, ma di fatti non se ne vede nemmeno uno.
E cosi, mentre una certa politica e varie istituzioni si affannano a raccontare che è solo un fatto di percezione, dall’altra i numeri confermano che il Ministero dell’Interno bene interpreta questi racconti assegnando, anche questa volta, zero agenti in più alla provincia di Modena. Soprattutto crediamo che la quasi totale assenza di rivendicazioni – o scarsità di impegno in materia - da parte di politici locali e di tanti, troppi sindaci, giochi un ruolo fondamentale nel far passare il messaggio che, in fin dei conti, qui non vada poi troppo male.
Nel frattempo però continuano a ritmo serrato i pensionamenti (oltre purtroppo a qualche decesso) per cui l’emorragia di personale è continua e inarrestabile in tutta la provincia e in tutti gli uffici, nessuno escluso.
Alcuni di questi, poi, sono al minimo storico con evidenti risultati negativi: la Squadra Volante e l’Anticrimine della Questura, il Commissariato di Mirandola solo per citarne alcuni, sono in assoluta emergenza e con numeri che, pur rappresentando il picco negativo, rendono bene l’idea di quanto sia bassa la media di personale di tutti gli uffici della Polizia di Stato.
Il Siulp considera assurda la poca considerazione per Modena e la sua provincia da parte del Ministero dell’Interno, che non sembra tenere nella giusta considerazione il fatto che questa zona, nonostante sia una delle aree più produttive del Paese, risulti in realtà così martoriata dai reati predatori e pesantemente contaminata dalla criminalità organizzata. A questo proposito, rimandiamo sin da ora al mittente quelle patetiche giustificazioni che, come una litania, ripetono che il territorio di Modena, a confronto di quelli di Napoli o Milano, subisce molti meno reati, oppure che la criminalità organizzata sia solo “leggermente infiltrata” e non radicata.
Se poi, all’oggettivo problema degli organici, aggiungiamo l’atteggiamento del questore che insiste sulla fredda contabilità di ferie da smaltire, di aggiornamenti professionali, di risparmi economici che limitano le prestazioni di lavoro straordinario e di indennità non riconosciute e non retribuite, il quadro di grave demotivazione del personale è completo e preoccupante.
Non vogliamo certo creare allarmismi, ma davanti a scarso dialogo e confronto, come sindacato da sempre al fianco dei cittadini, oltre a continuare a segnalare le troppe chiacchere e i pochi fatti, non possiamo fare altro che tornare ad incontrare la gente con serate e convegni ad hoc.
Questo, come già fatto in passato, sia per fornire consigli e suggerimenti pratici alla gente per evitare di subire vari reati, ma anche per spiegare in parole povere quali sono le grandi difficoltà che siamo costretti a vivere dal punto di vista lavorativo sia internamente che esternamente.
Facciamo quello che possiamo con quello che abbiamo, ma di certo un aiuto ci farebbe comodo.

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