home | noi | pubblicita | abbonamenti | rubriche | mailing list | archivio | link utili | lavora con noi | contatti

Giovedí, 22/10/2020 - 15:26

 
Menu
home
noi
video
pubblicita
abbonamenti
rubriche
mailing list
archivio
link utili
lavora con noi
contatti
Accesso Utente
Login Password
LOGIN>>

REGISTRATI!

Visualizza tutti i commenti   Scrivi il tuo commento   Invia articolo ad un amico   Stampa questo articolo
<<precedente indice successivo>>
ottobre-dicembre/2016 - Panorama sindacale
Siulp
Amnesty Internarional sbaglia e alimenta fantasmi in danno degli immigrati
di Felice Romano Segretario generale Siulp

Ci preoccupa, ci amareggia e ci sorprende che un’organizzazione come Amnesty Internatiola cada, con troppa facilità, nella trappola della ormai inule e infruttuosa rincorsa al ‘solito facile fantasma’ del consueto mito della violenza gratuita dello ‘sbirro aguzzino’. L’immigrazione in generale, a maggior ragione l’attuale portata del fenomeno, non è e non può essere inquadrata in un problema di Polizia, come tutti gli organismi internazionali e molti governi dell’Unione Europea vogliono accreditare, poiché essa è e resta un problema sociale e politico e in questi ambiti va affrontata e risolta.
I poliziotti italiani non hanno ancora avviato la sperimentazione né del taser, nè dello sfollagente elettrico mentre l’utilizzo del capsicum è limitato a realtà ben definite e note, perché ampiamente pubblicizzate, e tra queste sicuramente non si annoverano gli hot spot nei quali, è bene ricordarlo come ampiamente riportato dallo stesso Capo della Polizia, insieme ai poliziotti operano altre associazioni governative europee ed umanitarie. Migliaia sono ormai i casi, anche noti grazie ai riflettori della stampa che vedono ogni giorno, in ogni ora, donne e uomini della Polizia di Stato, delle Forze dell’ordine in generale, oltre che delle associazioni del volontariato, adoperarsi per prestare soccorso e assistenza agli immigrati che arrivano in Italia.
Ed è proprio la straordinaria ordinarietà di queste persone che oggi il nostro Paese è visto come esempio di rigore nel rispetto delle regole che presiedono gli spostamenti delle persone tra i continenti, ma anche di modello di accoglienza da imitare e esportare in tutti i Continenti. Accuse di questo tipo, basate su dichiarazioni anonime, feriscono e offendono non solo i poliziotti ma l’intera nazione per la straordinaria capacità e il sacrificio che quotidianamente si fa per prestare assistenza e accoglienza.
Ecco perché ci amareggia, ci corprende a appare paradossale che un’organizzazione come Amnesty International possa dare credito a delazioni anonime di persone che riferiscono di presunti abusi negli hot spot senza fare alcun riscontro, mentre ben altre sono le direzioni nelle quali dovrebbe ricercare il rispetto dei diritti umani degli immigrati che approdano sulle nostre coste.

<<precedente indice successivo>>
 
<< indietro

Ricerca articoli
search..>>
VAI>>
 
COLLABORATORI
 
 
SIULP
 
SILP
 
SILP
 
SILP
 
SILP
 
 
Cittadino Lex
 
Scrivi il tuo libro: Noi ti pubblichiamo!
 
 
 
 
 

 

 

 

Sito ottimizzato per browser Internet Explorer 4.0 o superiore

chi siamo | contatti | copyright | credits | privacy policy

PoliziaeDemocrazia.it é una pubblicazione di DDE Editrice P.IVA 01989701006 - dati societari