Condanniamo senza se e senza ma, chi oggi, per la promessa di uno scranno in Parlamento, sta cercando in tutti i modi di non far giungere benefici concret, attesi ormai da anni, alle donne e agli uomini della Polizia di Stato che ogni giorno si sacrificano in ogni strada del Paese per continuare a garantire la sicurezza e la democrazia. Se la bozza della legge di stabilità, per la parte che interessa i poliziotti, sarà approvata con le somme annunziate dal Premier Renzi in conferenza stampa, i poliziotti e tutto il Comparto Sicurezza e Difesa avranno benefici inaspettati a livello economico ma anche per l’agognato riordino delle carriere che il ministro Alfano ha promesso e che era atteso da ormai circa 20 anni dai poliziotti. Un riordino, grazie al Ministro, che garantirà non solo una maggiore efficienza ed efficacia alla funzione di Polizia, ma anche la possibilità di concretizzare le legittime aspettative per la progressione in carriera dei poliziotti attraverso persorsi meritocratici.
Come preannunciato da Alfano, con le nuove risorse previste sulla legge di stabilià sono previsti, unitamente alle risorse del riordino, aumenti di 183 euro lordi al mese per la prima qualifica di Agente, di 224 euro lordi per l’Assistente con 5 anni di anzianità e di 234 euro lordi per i Sovrintendenti Capo in virtù anche della qualifica di Ufficiale di Pg che è l’essenza dell’azione investigativa per il contrasto alla criminalità e all’eversione.
Tali importi, come da sempre è stato fatto, sono indicati dal Ministro al lordo poiché la tassazione varia da dipendente a dipendente. Ma per gli addetti ai lavori è chiaro che al netto, ipotizzando il massimo della tassazione, queste somme, detratti gli oneri a carico delle Amministrazioni e del dipendente, corrispondono ad almenno 102/130 euro netti per l’Agente, 113/120 euro per l’Assistente - a seconda dell’aliquota Irpef - per finire al Sovrintendente che ne percepirà 109 poiché, in quanto qualifica apicale, avrà immediato sbocco nella progressione in carriera. Queste somme - grazie alla promessa mantenuta dal ministro Alfano relativamente al riordino e alla responsabilità del Siulp e della larga parte dei sindacati della Polizia e dello stesso Comparto che hanno scelto la via del confronto con il governo anziché la protesta strumentale e fine a se stessa come altri che oggi negano se stessi nel goffo tentativo di smentire il Ministro - rappresentano gli ulteriori benefici che deriveranno dalla possibilità di progredire in carriera che il riordino garantirà.
Chi dice il contrario lo fa in malafede, come peraltro già fatto per l’anticipo dello sblocco del tetto salariale che, proprio per le proteste strumentali degli stessi personaggi, non venne raggiunto. Il solo intento di questi personaggi era proprio di non far giungere questi benefici ai poliziotti che, a differenza loro vivono con il solo stipendio e non con la promessa di percepire quello da parlamentare.
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