La scelta condivisibile del Questore di Modena di puntare sulla formazione dei propri uomini e sul rispetto degli istituti garantiti per legge come il diritto alle ferie dei poliziotti, ha dimostrato che la pianta organica della questura di Modena e degli uffici di Polizia della provincia risulta inadeguata, confermando quanto da tempo asserito dai sindacati di Polizia.
Fino a ieri, causa la carenza di organico, per garantire i servizi essenziali alla cittadinanza modenese sono stati calpestati i diritti dei poliziotti, tanto che oggi ci troviamo personale con ferie del 2015 ancora da fruire e debiti formativi non più recuperabili. Con la scelta in controtendenza del nuovo Questore si è assistito invece ad una riduzione di personale impiegato in servizio, con il conseguente aumento del carico di lavoro per ogni singolo operatore e la riduzione dei servizi resi alla cittadinanza.
Da tempo asseriamo che con l’attuale pianta organica, risalente al lontano 1989, non si riesce ad affrontare in maniera professionale tutte le sfide che la società di oggi ci pone davanti, a partire dal fenomeno crescente dell’immigrazione, il pericolo incombente del terrorismo, per finire con la delicata gestione della sicurezza urbana. Anche il patto Modena sicura per quanto innovativo è diventato una mera chimera e tutti i buoni propositi relativi alla sala operativa unica, la videosorveglianza, il poliziotto di quartiere, il coordinamento tra le varie forze di Polizia presente sul territorio, sono rimaste solo ed esclusivamente buone intenzioni. Nella realtà invece assistiamo all’abbandono del Posto di Polizia centro, dove il personale di Polizia ormai è ridotto ai minimi termini, alla sparizione della figura del Poliziotto di quartiere e alla riduzione di volanti sul territorio che, unita al ridotto impiego di personale negli uffici investigativi, generano un aumento dei reati producendo insicurezza a danno dell’intera cittadinanza.
Intanto mentre il sig. Questore è convinto che alcuni uffici di Polizia possono anche rimanere chiusi per garantire il rispetto di alcuni istituti previsti per legge, come dichiarato in una recente riunione con tutti i sindacati di Polizia il 4 ottobre u.s., la rassegna quotidiana si riempie di fatti di cronaca.
Noi tutti non condividiamo questa idea di sicurezza, pretendiamo in primis come poliziotti e come cittadini che la Polizia sia altamente qualificata ma, allo stesso tempo, adeguatamente proporzionata per fronteggiare la richiesta di sicurezza della cittadinanza.
Per questo motivo ritenendo non più sopportabili i carichi di lavoro assegnati ad ogni singolo operatore, considerato inoltre che tale situazione si potrebbe ripercuotere sulla gestione della sicurezza in città, proclamiamo lo stato di agitazione sindacale in attesa di risposte valide.
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