seppe, Antonello, Giuliano e Ted. In mezzo a quella moltitudine di Angeli del Fango provenienti da tutto il mondo, contribuirono a tenere alto il gonfalone della solidarietà.
Giuseppe è Giuseppe Betori, oggi arcivescovo di Firenze, ieri un 19enne che aveva intrapreso da poco gli studi di Teologia alla Pontificia Università Gregoriana di Roma. Il suo gruppo – 12 tra seminaristi e giovani sacerdoti – aveva il compito di spalare il fango dalle cantine e dalle case di Bagni a Ripoli. “Il pastorale che per la prima volta ho usato a Firenze 50 anni fa – ha ricordato dalle colonne di Avvenire – era un badile: non è servito per appoggiarmi, ma per sostenere gli altri”.
Antonello aveva 17 anni e davanti a sé un futuro luminoso da cantautore. Antonello Venditti era liceale al Giulio Cesare di Roma: mise da parte i libri e partì per Firenze. Il via libera arrivò dal papà, che era viceprefetto e coordinava gli uffici delle calamità nazionali, l’odierna Protezione Civile. Aggregato ad un gruppo di scout americani, si occupò soprattutto di libri, di come raccoglierli e collocarli sugli scaffali. “E’ qualcosa che ho raccontato poco – ha ammesso al Corriere della Sera – come se il fango ci avesse sommerso un po’ tutti”. Una curiosità: “So che c’era anche Francesco De Gregori, ma non ci conoscevamo ancora”.
Aveva 17 anni anche l’ex sindaco di Milano, Giuliano Pisapia. A Firenze in autostop con un compagno di scuola. Obiettivo la Biblioteca nazionale: gli chiesero di inserire fogli di carta copiativa tra le pagine dei libri antichi danneggiati. Peccato che il metodo fosse sbagliato, ma a rimettere le cose a posto ci pensò un grande esperto britannico. “Dormimmo tre o quattro notti nella casa di una signora fiorentina che ci ospitò” ricorda Pisapia. ... [continua]
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