Per avere una piena condivisione degli obiettivi e necessario che le strategie vengano elaborate dal basso verso l’alto, in modo che i soggetti vengano coinvolti e motivati sin dalle prime fasi della programmazione e individuazione degli interventi, e si parta realmente dalle esigenze dei territori piuttosto che scegliere su quali territori far ricadere le scelte di sviluppo programmate al livello centrale. Tra gli elementi indispensabili per la definizione dal basso delle esigenze locali si evidenzia l’analisi territoriale. L’analisi quindi delle risorse materiali e immateriali di un determinato territorio evidenziando oltre a quelle geografiche anche quelle culturali e tradizionali. All’analisi territoriale si accompagna la c.d. analisi SWOT (Strenght Weakness Opportunity Threat) che permette di evidenziare quali possono essere le potenzialità e le criticità sia dell’utilizzo delle risorse territoriali, che della dipendenza da altri contesti e strutture non locali e con i quali sarà obbligatorio relazionarsi.
La definizione delle linee d’intervento su cui puntare passa poi per un’analisi settoriale sulla quale vengono definiti gli interventi veri e propri da realizzare coerentemente con le risorse locali individuate.
Ulteriore elemento caratterizzante delle politiche di sviluppo è la sostenibilità dell’intervento considerando come tali gli interventi che garantiscano dal punto di vista economico pari livelli di consumo pro-capite per le presenti e per le future generazioni, ovvero che siano programmati per consolidare nel tempo una determinata ricaduta occupazionale, dal punto di vista soggettivo devono essere garantiti invece pari livelli di benessere sia sotto l’aspetto qualitativo che quantitativo, il che potrebbe comportare anche una diminuzione dei consumi materiali. La sostenibilità deve preservare anche il consumo delle risorse naturali, in modo particolare quelle non rinnovabili, facendo si che attraverso la riduzione al minimo del consumo netto non venga compromessa l’autorigenerazione dell’ambiente per le generazioni future. Ultima caratteristica della sostenibilità è la sua ecocompatibilita e cioè far in modo da non ridurre la capacità degli ecosistemi di resistere a future pressioni e shock.
Sono quindi politiche del lavoro di sviluppo le politiche che hanno ,oltre ai requisiti evidenziati, quelli tipici delle politiche del lavoro quale quello di creare una convenienza nei destinatari dell’intervento tale da influenzare il cambiamento di un suo comportamento al fine di avere effetti positivi sull’occupazione.
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