home | noi | pubblicita | abbonamenti | rubriche | mailing list | archivio | link utili | lavora con noi | contatti

Giovedí, 22/10/2020 - 15:25

 
Menu
home
noi
video
pubblicita
abbonamenti
rubriche
mailing list
archivio
link utili
lavora con noi
contatti
Accesso Utente
Login Password
LOGIN>>

REGISTRATI!

Visualizza tutti i commenti   Scrivi il tuo commento   Invia articolo ad un amico   Stampa questo articolo
<<precedente indice successivo>>
Maggio-Giugno/2016 - Articoli e Inchieste
L'altra faccia della medaglia
«Niente paura, sono sicuri» Intervista al professor Roberto Burioni
di Leandro Abeille

Intervisto il dottor Roberto Burioni, Professore Ordinario di Microbiologia e Virologia e Direttore della Scuola di Specializzazione in Microbiologia e Virologia, presso l'Università Vita-Salute San Raffaele di Milano. Dottore di Ricerca in Scienze Microbiologiche e Specialista in Immunologia Clinica ed Allergologia. Il dottor Burioni ha anche frequentato come Visiting Student per un periodo complessivo di due anni i Centers for Disease Control di Atlanta [il supercentro americano che viene sempre richiamato nei film catastrofici quando un virus minaccia la vita sul pianeta n.d.r.] ed il Wistar Institute presso la University of Pennsylvania nei laboratori del dr. Hilary Koprowski e Carlo Maria Croce. Dal 1988 al 1990 ha lavorato al Center for Molecular Genetics dell’Università della California di San Diego poi dal 1991 al 1994 nel Dipartimento di Immunologia dello Scripps Research Institute La Jolla della California ed è autore di numerosi lavori scientifici su riviste internazionali. È titolare di brevetti internazionali relativi a procedure di immunologia molecolare, anticorpi monoclonali umani e a farmaci immunologici, ed è stato relatore a numerosi congressi internazionali.
Un curriculum vastissimo per far intendere, senza ulteriori fraintendimenti, che il dottor Burioni è la persona giusta da ascoltare quando si hanno dubbi sui vaccini.

Al giorno d'oggi, in considerazione del fatto che molte malattie sono scomparse, anche perchè sono aumentate le norme igieniche, ha ancora senso vaccinarsi?
Non solo ha senso, ma è indispensabile. Possiamo abbandonare il vaccino solo quando un virus scompare dal mondo, come è avvenuto per il vaiolo. La poliomielite è quasi scomparsa, ma l’ultima apparizione in Europa l’ha fatta nel 1993 in Olanda, proprio in una comunità che per motivi religiosi rifiuta le vaccinazioni. Bilancio: due morti e 52 paralizzati, dimostrando cosa può succedere se smettiamo di vaccinarci. Quanto alle norme igieniche è vero che hanno fatto scomparire alcune malattie (una per tutte: il colera) ma su altre (per esempio il morbillo) non hanno alcuna influenza. Per la poliomielite è successo il contrario: con il migliorare delle condizioni igieniche è diventata molto più pericolosa, tanto che le ondate epidemiche sono state sempre più devastanti dall’inizio del 1900 fino all’arrivo del vaccino.

Molto spesso le persone che non vaccinano i propri figli affermano che alcune malattie esantematiche (morbillo, varicella o rosolia) sono innocue, è veramente così?
No, non è così. Nella stessa comunità olandese che rifiuta i vaccini si è verificata nel 2000 una epidemia di morbillo, con 3000 casi che causarono tre morti e 150 ricoveri; successivamente, sempre nella stessa comunità, a causa di una epidemia di rosolia (malattia particolarmente pericolosa per le donne gravide) 13 bambini sono stati infettati in utero; di loro 11 sono nati con gravi malformazioni e due sono nati morti, giusto per fornire dati oggettivi su quale può essere il destino di una comunità che decide di non proteggersi con i vaccini.

Ma se un bambino non si vaccina, che problemi dà a chi, invece, è vaccinato?
I bambini che non si vaccinano permettono la circolazione degli agenti patogeni, facendo perdere alla comunità l’importantissima “immunità di gregge”. Siccome nessun vaccino è efficace al 100%, se il virus continua a circolare, anche chi è vaccinato e non ha risposto alla vaccinazione può contrarre la malattia. Oltre a questo non tutti possono vaccinarsi. Un bambino che ha subito un trapianto di midollo non può essere vaccinato e se il virus circola potrebbe contrarre la malattia che per lui avrebbe conseguenze gravissime. La vaccinazione non è un atto di protezione dell’individuo, ma un comportamento virtuoso che rende più forte l’intera società.

Spesso le persone non si vaccinano perchè il vaccino copre solo alcuni ceppi di una malattia (ad es. il vaccino contro il papilloma virus), è davvero inutile allora vaccinarsi per queste malattie?
Le cinture e l’airbag ci proteggono contro il 100% delle lesioni in caso di incidente? No, eppure nessuno è così folle da smontarli dall’auto. Il vaccino contro il papilloma protegge contro virus che causano il 70% dei tumori, il che non mi pare poco.

I vaccini hanno effetti collaterali?
Come tutti farmaci, anche i vaccini hanno effetti collaterali; tuttavia quelli attualmente in uso sono estremamente sicuri. Gli effetti collaterali gravi, definendo in questa categoria gli eventi avversi che lasciano conseguenze permanenti, sono addirittura rarissimi. Parliamo di un caso ogni molti milioni di vaccinazioni, eventi così rari che è addirittura difficile correlarli.
Chi racconta di avere visto bambini che hanno problemi a causa del vaccino, in realtà ha incontrato bambini che hanno avuto problemi dopo il vaccino, e non a causa di esso. Teniamo presente, per fare un esempio, che il morbillo causa conseguenze gravissime in un caso su mille. Per cui il rapporto rischio-beneficio della vaccinazione è estremamente favorevole.

Alcuni medici segnalano una correlazione tra vaccini ed autismo, altri, spesso medici legali, sottolineano che i vaccini possono essere una concausa all'insorgere dell'autismo (e grazie a loro i giudici emettono sentenze). Quale è la sua posizione rispetto a queste due visioni?
La mia posizione è quella dell’intera comunità scientifica mondiale, dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, di tutte le società mediche e scientifiche mondiali e di qualunque medico preparato. E’ una posizione suffragata da studi esaustivi che non lasciano spazio ad alcun dubbio.
Le vaccinazioni non hanno alcun ruolo nel causare o “concausare“ l’autismo o le sindromi ad esso correlate. Affermare una correlazione tra vaccinazioni e autismo è come affermare che la terra è piatta o che due più due fa cinque. Quanto alle perizie, meglio non parlarne. Dovrebbe parlarne l’Ordine dei Medici, ma purtroppo non lo fa.

Un bambino che, momentaneamente, ha basse difese immunitarie, può essere vaccinato con tranquillità?
Una temporanea immunosoppressione, come quella che può seguire ad una infezione dell’infanzia, in termini generali consiglia una posticipazione. Ma sono casi che devono essere valutati singolarmente dal pediatra. L’importante è non modificare arbitrariamente lo schema di vaccinazione ritardando le somministrazioni di vaccino, perché facendolo si lascia aperta la porta a pericolosi agenti patogeni che possono colpire il bimbo proprio nel momento in cui è più vulnerabile.

Ma non è pericoloso fare tante vaccinazioni tutte insieme cosi come succede al giorno d'oggi?
Ricerche scientifiche molto rigorose hanno dimostrato che non esiste nessun rischio nel completare i cicli vaccinali come disegnati, come peraltro appare scontato a chiunque conosca un poco di immunologia, visto che un bambino nel nascere passa da un ambiente sterile (l’utero materno) a un mondo che gli viene incontro con miliardi di batteri. Qualcuno si preoccupa dell’esavalente, mentre è stato calcolato che il sistema immune del bimbo sarebbe in grado di rispondere tranquillamente a diecimila antigeni iniettati contemporaneamente. Infine, i vaccini di oggi sono molto più “purificati” per cui mentre nel 1980 iniettavamo oltre 3000 antigeni, ora siamo intorno a 150.

Ha vaccinato i suoi figli?
Sono il fortunato padre di Caterina Maria, una bimba che ha appena compiuto cinque anni, che ho vaccinato con i vaccini obbligatori e facoltativi. Pur essendo un padre molto apprensivo, l’ho sottoposta a vaccinazione senza il minimo timore. Per nulla al mondo la priverei di questa importantissima protezione.

Per sostenere i vaccini lei è pagato da “Big Pharma”?
No, penso che “Big Pharma” sia molto più felice se la gente non si vaccina, e si ammala. I vaccini fanno risparmiare un sacco di soldi, evitando future patologie.

Quanto guadagnano le grandi aziende farmaceutiche grazie ai vaccini?
Guadagnano, non essendo istituti di beneficenza, molto poco rispetto a quanto guadagnano con altri farmaci. Il fatturato del vaccino esavalente nel 2013 è stato di 77 milioni di euro, pari allo 0,4% della spesa sanitaria. Quello del vaccino anti-papilloma di 38 milioni, pari allo 0,2%. Per darle un metro di paragone i soli farmaci antiulcera fatturano oltre mille milioni di euro. Per questo a “Big Pharma” importa molto poco dei vaccini!

Secondo lei, perchè alcune associazioni si sono strutturate con il solo scopo di convincere i genitori (ed aiutarli) a non vaccinare i figli?
Questa, purtroppo, è una domanda alla quale non so rispondere. Ho delle opinioni personali che però preferisco non condividere. Posso dirle che eventuali colpe di questi signori verranno purtroppo pagate dai bambini non vaccinati.

Cosa direbbe ai suoi colleghi medici che parlano di correlazione tra vaccini ed autismo?
Gli direi di smettere di raccontare pericolose bugie che, se credute dai genitori, possono esporre a rischi gravi e reali i bambini che non vengono vaccinati. E soprattutto gli direi di studiare, perché ne hanno molto bisogno.

Questa intervista non riporta voci bibliografiche ma, ci tiene a sottolineare il dottor Burioni, tutte le risposte sono “ampiamente supportate da dati scientifici” [verificabili da chiunque anche on line su pubmed n.d.r.]

<<precedente indice successivo>>
 
<< indietro

Ricerca articoli
search..>>
VAI>>
 
COLLABORATORI
 
 
SIULP
 
SILP
 
SILP
 
SILP
 
SILP
 
 
Cittadino Lex
 
Scrivi il tuo libro: Noi ti pubblichiamo!
 
 
 
 
 

 

 

 

Sito ottimizzato per browser Internet Explorer 4.0 o superiore

chi siamo | contatti | copyright | credits | privacy policy

PoliziaeDemocrazia.it é una pubblicazione di DDE Editrice P.IVA 01989701006 - dati societari