Salvo di Grazia è un medico specialista in ginecologia ed ostetricia, divulgatore scientifico ed autore di testi medici. Nel 2014, edito da Chiarelettere, ha pubblicato “Salute e Bugie” un libro che spiega “come difendersi da farmaci inutili, cure fasulle e ciarlatani”.
E' conosciuto nel web come MedBunker gestisce due blog (medbunker.blogspot.com e http://www.ilfattoquotidiano.it/blog/sdgrazia/) dove svela le bufale sulla medicina.

Si fa un gran parlare dei farmaci omeopatici, per quali patologie sono indicati?
Per nessuna. I prodotti omeopatici non hanno nessuna indicazione terapeutica e devono riportare questo particolare nella loro confezione. Un recente studio australiano ha notato come, cercando le prove di efficacia in ben 68 malattie dell’omeopatia, non si è evidenziato nessun effetto in nessuna malattia.

Ci sono bambini con febbre alta, magari un'otite, tosse e catarro, che assumono solo farmaci omeopatici e dopo alcuni giorni guariscono, come è possibile?
Perché il corpo (fortunatamente) guarisce da solo da malattie “autolimitanti” (si chiamano così proprio perché hanno quasi sempre un decorso benigno e passeggero). L’idea di “prendere qualcosa”, usare la pillola per qualsiasi problema di salute, anche minimo, è una caratteristica di tutti noi. Se solo avessimo la pazienza di aspettare, osservando attentamente le condizioni dei nostri figli, molto probabilmente eviteremmo di spendere soldi inutili ed essere continui clienti delle case farmaceutiche. Un esempio pratico? Non esiste farmaco (omeopatico o meno) davvero efficace contro la tosse, eppure quanti se ne vendono? Infatti questo vale anche per i farmaci veri e non solo per gli omeopatici.

Si dice che i rimedi omeopatici siano inefficaci perchè il principio attivo sia limitato, è davvero così?
Certo. Nei rimedi omeopatici più usati (quelli con diluizione superiore alla dodicesima, indicata con 12CH, quindi da questo numero in su) il principio attivo non c’è più, non esiste.
Molte persone confondono l’omeopatia con l’erboristeria o la fitoterapia (preparati a base di erbe o vegetali) ma questo è sbagliato, l’omeopatia usa sostanze che nel prodotto finale non esistono più, le palline omeopatiche sono fatte soltanto di zucchero.

E' possibile distinguere due farmaci omeopatici dopo la diluizione?
Per il motivo che spiegavo prima no. L’unico modo di distinguerli è l’etichetta. Un globulo omeopatico 12CH (o superiore) contiene solo puro zucchero.

Si può assumere un solo farmaco per ogni paziente (al di là dei sintomi e delle patologie) come sostiene l'omeopatia unicista? In sostanza esiste la panacea di tutti i mali a seconda della persona?
Già sostenere una cosa simile dovrebbe far capire quanto ci sia di scientifico nell’omeopatia. Purtroppo l’elisir di lunga vita in medicina non esiste ed a maggior ragione non esiste in omeopatia.

Eppure, nonostante tutte le sue riserve, ci sono tanti medici che si affidano all'omeopatia. La medicina è ancora una scienza o è un problema di opinioni?
Il motivo più semplice è quello economico. C’è una piccola fetta della popolazione che è attirata da questi rimedi e quindi c’è un piccolo mercato che qualcuno sfrutta. Poi c’è anche qualche medico che crede davvero all’omeopatia, ma questi sono casi rari e purtroppo di persone poco preparate ne esistono in qualsiasi categoria.

Alcuni sostengono che l'omeopatia ha dato dei buoni risultati contro il cancro e AIDS. Tutto questo risulta alla comunità scientifica internazionale? Abbiamo trovato davvero delle armi efficaci contro queste malattie?
L’omeopatia non funziona per le malattie banali, figuriamoci per quelle più serie, anzi, proporla in questi casi è criminale. La medicina ha fatto passi avanti in pochissimi anni. Nel caso del cancro abbiamo ancora molti problemi e limiti, ma se si pensa che negli anni ’70 moriva il 70% dei bambini affetti da leucemia infantile mentre oggi solo il 20%, possiamo dire che qualche risultato lo abbiamo avuto. Anche nel caso dell’Aids, solo 20 anni fa si moriva in pochi anni, oggi si riesce a convivere con la malattia fino ad avere una sopravvivenza praticamente normale. Infine, pensiamo al caso dell’epatite C: malattia che non aveva praticamente cure fino a due anni fa e che oggi guarisce quasi nel 100% dei casi.


FOTO: Salvo di Grazia