home | noi | pubblicita | abbonamenti | rubriche | mailing list | archivio | link utili | lavora con noi | contatti

Giovedí, 22/10/2020 - 15:24

 
Menu
home
noi
video
pubblicita
abbonamenti
rubriche
mailing list
archivio
link utili
lavora con noi
contatti
Accesso Utente
Login Password
LOGIN>>

REGISTRATI!

Visualizza tutti i commenti   Scrivi il tuo commento   Invia articolo ad un amico   Stampa questo articolo
<<precedente indice successivo>>
Maggio-Giugno/2016 - Articoli e Inchieste
L'altra faccia della medaglia
La terapia Cease: intervista alla dottoressa Emma Pistelli
di Leandro Abeille

La dottoressa Pistelli è laureata in medicina e chirurgia all’Università di Pisa, Specializzazione in Odontostomatologia. Ha frequentato la Scuola di Omeopatia “Garlasco” di Firenze, il Corso triennale presso il Royal Homeopathic Hospital di Londra ed i corsi a Londra per conseguire l’abilitazione per praticare la Cease Therapy. Nel 2003 ha pubblicato il libro “Introduzione alla Tavola Periodica degli Elementi”, presso Salus Infirmorum. Con la stessa casa editrice ha tradotto vari libri di omeopatia dall’inglese in italiano, di vari autori (Scholten; Bailey; Sankaran; Vermeullen; Fraser ecc.).

Al giorno d'oggi, in considerazione del fatto che molte malattie sono scomparse, anche perchè sono aumentate le norme igieniche, ha ancora senso vaccinarsi?
Io non sono contraria ai vaccini, credo che però non abbia un grande senso vaccinare un neonato con tanti vaccini tutti insieme. Credo che siano per numero superiori a quelli cui è sottoposto un militare che si reca in missione in Afganistan.

Esiste una correlazione tra vaccini ed autismo?
Io posso testimoniare cosa osservo, raccogliendo le anamnesi dei miei pazienti: spesso nei giorni che seguono un vaccino, i genitori osservano una regressione, cioè la perdita di abilità già acquisite, come ad esempio il linguaggio.

I vaccini possono essere considerati pericolosi?
Come ogni farmaco, hanno effetti collaterali anche gravi. Di questi effetti avversi i genitori non sono mai abbastanza informati.

Esistono altre correlazioni tra medicine (magari assunte dalle mamme in gravidanza) e l'insorgere dell'autismo?
Se l’autismo ha una genesi multifattoriale e se è caratterizzato da una neuropatia secondaria ad un’intossicazione di tutto l’organismo, è difficile stabilire la correlazione diretta tra la sostanza “x” e il disturbo dello spettro dell’autismo.
Magari il fattore scatenante è stato un eccesso di aspartame, che è usato per dolcificare le gomme da masticare oppure sono stati i farmaci fatti dalla mamma in gravidanza. Oppure è causato dall’ipossia sofferta dal bimbo alla nascita o sono stati i cicli ininterrotti di antibiotici e cortisone prescritti spesso per infezioni banali? Ogni bambino ha una storia diversa.

Su queste correlazioni esistono pubblicazioni scientifiche?
Certamente, secondo me la più interessante è comparsa su Mol Psychiatry, 2014 Apr;19(4):495-503. Doi: 10.1038/mp.2013.41. Epub 2013, Apr 23. Methylomic analysis of monozygotic twins discordant for autism spectrum disorder and related behavioural traits (Wong CC, Meaburn EL, Ronald A, Price TS, Jeffries AR, Schalkwyk LC, Plomin R, Mill J.). Di cui riporto uno stralcio “…Within-twin and between-group analyses identified numerous differentially methylated regions associated with Asd. In addition, we report significant correlation between Dna methylation and quantitatively measured autistic trait scores across our sample cohort. This study represents the first systematic epigenomic analyses of Mz twins discordant for Asd and implicates a role for altered Dna methylation in autism….”
In buona sostanza, si parla di una genesi multifattoriale su basi epigenetiche. L’epigenetica è cosa ben diversa dalla genetica…

Lei propone una terapia chiamata “Cease” per i bambini autistici, potrebbe spiegarmi in grandi linee di cosa si tratta?
Di questa terapia si parla abbondantemente in Internet, basta consultare www.italia.ceasetherapy.com; www.cease-therapy.com; www.tinussmits.com. Oppure si può leggere un libro, intitolato “Autismo. Oltre la disperazione, l’Omeopatia ha una risposta” scritta dal medico olandese che ha approntato questa terapia. In quasi duecento pagine, nel libro è spiegata la filosofia che sta dietro questo approccio, si danno istruzioni pratiche su come seguirla e sono anche raccolti casi clinici. Nella Cease Therapy si usano rimedi omeopatici e integratori e si segue una dieta.

Esistono pubblicazioni scientifiche (e criteri di riporoducibilità) che riportano casi di guarigione con la terapia Cease?
Ci sono testimonianze di genitori che sono raccolte nel libro scritto da Tinus Smits, che ho prima citato. Partendo dall’assunto che nessun caso di autismo è uguale ad un altro, e che la terapia Cease non segue un protocollo ma è “tagliata su misura” su ogni caso particolare, è difficile applicare i criteri di riproducibilità o scientificità che cita nella domanda.

Ha mai visto casi di guarigione dall'autismo, grazie alla terapia che lei propone?
Alcuni dei miei pazienti hanno visto modificata la diagnosi emessa dal neuropsichiatra infantile, per cui, come si dice in gergo, sono usciti dallo “spettro”.

Dagli “screen shot” di cui sono in possesso sembra che i bambini autistici che fanno terapia Cease a volte siamo molto irascibili, con peggioramenti visibili, a volte invece sembrano migliorare. Come mai?
Ha mai visto dei bambini autistici? Ha mai passato con loro un po’ di tempo? Se mi fa questa domanda, mi sembra evidente che non ha molta dimestichezza con il mondo dell’autismo e che, visto che cita gli screen shot rubati a dei gruppo chiusi cui partecipano i genitori di questi bambini, forse lo sbircia dal buco di una serratura, piuttosto che viverlo o studiarlo o avere per esso un interesse reale.
I momenti no, in cui i bambini sono irascibili, fanno parte del quotidiano di un bambino autistico. Motivo per cui, nelle mani dei neuropsichiatri infantili, senza altri tipi di interventi terapeutici, diventano l’oggetto di prescrizione di psicofarmaci, che non risolvono i loro problemi, li intossicano ancora di più e li trasformano in zombie completi.

Quanto spende mediamente un genitore che effettua la terapia Cease per un bambino autistico?
Penso che sia tra tutte le terapie proposte, tra cui cito biomedico ed anche terapie riabilitative come l’Aba, la meno impegnativa da un punto di vista economico. Compreso il professionista, non si arriva a cento euro mensili.

Nel gruppo Facebook dedicato alla terapie Cease, spesso (sono in possesso degli screenshot) per una malattia del bambino, a volte con febbre oltre i 40 (magari con tosse e otite) in cui il pediatra di base, prescrive antibiotici, il medico omeopata privato, ed i genitori stessi scelgono prodotti omeopatici (nel caso dello screen shot a cui mi riferisco la sostanza era: arsenico album). Gli antibiotici sono così pericolosi?
Ribadisco che spiare un gruppo di persone dal buco della serratura e giudicare le loro scelte terapeutiche, mi sembra poco corretto. Posso citare me stessa, che ormai da più di vent’anni non uso antibiotici, antidolorifici, cortisone od altri farmaci non perché sia nata sana, ma perché le cure omeopatiche cui mi sono sottoposta hanno fatto sì che non mi ammalassi più di patologie comuni in chi usa la medicina dei farmaci chimici. Ho guarito così un mal di testa che durava da anni e una cistite cronica e recidivante.

Molti sostengono che la pillolina omeopatica sia esclusivamente zucchero e funzioni solo come placebo, è veramente così?
La risposta a questa domanda è compresa nella risposta precedente. S’informi delle esperienze dell’omeopatia nell’ambito del cancro o dell’Aids, ad esempio, e capirà che il rimedio omeopatico funziona. Ormai è risaputo che la sua azione non segue i criteri della chimica.

Una dieta senza glutine permette un miglioramento dei bambini autistici? Se si perchè?
Nel bambino autistico il sistema immunitario è fortemente squilibrato e, per gli stretti legami tra intestino e sistema immunitario, è compromessa anche la funzione digestiva per cui non si assimila ciò che serve e non si elimina ciò che è tossico. Il glutine, soprattutto quello dei grani “moderni”, viene trasformato dall’intestino, così compromesso, in “peptidi oppioidi”, che entrati in circolo e interagendo con particolari recettori “oppioidi” del cervello, determinano uno stato di intossicazione e di confusione. Molto simile a quella prodotto da uno stupefacente.

<<precedente indice successivo>>
 
<< indietro

Ricerca articoli
search..>>
VAI>>
 
COLLABORATORI
 
 
SIULP
 
SILP
 
SILP
 
SILP
 
SILP
 
 
Cittadino Lex
 
Scrivi il tuo libro: Noi ti pubblichiamo!
 
 
 
 
 

 

 

 

Sito ottimizzato per browser Internet Explorer 4.0 o superiore

chi siamo | contatti | copyright | credits | privacy policy

PoliziaeDemocrazia.it é una pubblicazione di DDE Editrice P.IVA 01989701006 - dati societari