Per analizzare i danni reali che un’ipotetica cyberwar o dei singoli
atti di cyberwarfare potrebbero causare sui cittadini di una nazione
soggetta ad un attacco, è fondamentale partire da alcune
“riflessioni” utili a comprendere il fenomeno, e i relativi risvolti
pratici. Ne abbiamo discusso con due giornalisti, massimi
conoscitori di sicurezza digitale e di droni. Luciano Castro presidente
del Roma Drone Conference e Jaime D’Alessandro del Gruppo
Espresso, esperto di nuove tecnologie
Il 57% degli esperti mondiali ritiene che sia oggi in atto una corsa agli armamenti digitali (cyberwar) nel mondo Internet. La principale minaccia dello spazio virtuale è rivolta alla sicurezza del potenziale industriale nazionale rappresentato dal know-how scientifico, tecnologico ed aziendale, con inevitabili ripercussioni del benessere sociale ed economico nazionale.
Pensare di affrontare le nuove minacce applicando vecchi schemi, considerando lo spazio cibernetico semplicemente come un’altra dimensione di interazione strategica, appare oggi riduttivo e fuorviante; il cyberspazio agisce come “luogo” per raggiungere le altre dimensioni e un attacco informatico può rapidamente e facilmente passare dal mondo virtuale a quello reale.
Approcciarsi con metodo a questa realtà, sembra essere l’unica strada percorribile per una corretta comprensione della minaccia e per favorire un’appropriata pianificazione della difesa cibernetica; attraverso l’adozione di sistemi difesa ad hoc.
Ne abbiamo parlato con due esperti di piattaforme digitali, cyberwar, cybersecurity e droni, Luciano Castro e Jaime D’Alessandro.
«I droni - ci spiega Castro, presidente del Roma Drone Conference - non sono nati oggi e non sono una tecnologia recente. Il concetto di mezzo a pilotaggio remoto ha ormai quasi un secolo di vita, e vede i suoi albori all’inizio del secolo scorso. Per molti decenni, sono rimasti relegati in ambito militare, perché la tecnologia era molto costosa. Con la loro diffusione, liberalizzazione e la riduzione dei costi, il drone è poi transitato dal mondo militare al mondo delle applicazioni civili, ed è stato protagonista negli ultimi dieci anni di un vero boom tecnologico, imprenditoriale, ma soprattutto sociologico». ... [continua]
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