Da anni ci interessiamo di sicurezza, considerando il tema un fattore fondamentale per la civile convivenza e lo sviluppo di una città. Purtroppo da qualche tempo vediamo da un lato un aumento del livello della criminalità nelle nostre zone con alcuni record riferiti a reati particolarmente odiosi, come ad esempio i furti nelle abitazioni. Dall’altro lato notiamo una grave sottovalutazione dei fenomeni da parte sia dell’Amministrazione comunale sia delle Autorità preposte.
Per rendere più efficace la lotta al crimine e il controllo del territorio, nel tempo, la nostra organizzazione sindacale ha fatto diverse proposte concrete sempre disattese. Oggi ci fa piacere notare che - meglio tardi che mai - il tema della sicurezza è frequentemente richiamato. Ci fa piacere perché fino a poco tempo fa eravamo in sostanza gli unici in città a parlarne e a fare proposte in merito per migliorare una situazione in via di deterioramento.
I dati nazionali recentemente diffusi dal Censis assegnano alla provincia di Forlì-Cesena la maglia nera per l’incidenza dei furti nelle abitazioni, saliti nell’ultimo decennio del 312,9%. Record italiano e triste primato. A conferma dei nostri allarmi oggi tutti evidenziano come il tema dell’insicurezza sia un problema da affrontare con decisione anche a Cesena.
Abbiamo proposto di razionalizzare le risorse disponibili, purtroppo sempre meno per i tagli governativi, trasferendo ad esempio il commissariato di pubblica sicurezza presso gli ampi spazi oggi inutilizzati del Caps (Centro addestramento Polizia di Stato) così da migliorare la logistica, poiché il commissariato è collocato in “villette” inadeguate per gli operatori che vi lavorano, per il cittadino che vi si reca, oltre ad essere inadatte e prive delle più semplici norme di sicurezza passiva. Da non trascurare il risparmio d’importanti risorse economiche, oggi spese per costosi affitti, che invece potrebbero essere utilizzate per migliorare i servizi. La proposta da quel che ci risulta è stata accolta da quasi tutti gli organi competenti, speriamo che prime o poi divenga realtà.
Abbiamo chiesto di realizzare presso il Caps una Centrale Operativa interforze che sia in grado di coordinare i servizi sul territorio nel modo più efficace possibile. Occorre poi riequilibrare gli organici, tra Forlì e Cesena, perché oggi penalizza pesantemente Cesena nonostante abbia un territorio più vasto e un maggior numero di aziende rispetto alla “consorella” Forlì. Più uomini consentirebbero, per esempio, maggiori controlli notturni con particolare riferimento alla periferia, visto che oggi sono praticamente inesistenti. Tra l’altro è oramai risaputo che i ladri vengono da fuori perché sanno benissimo che Cesena è in una zona strategica, avendo numerose vie di fuga proprio dalla periferia.
Occorre un miglior coordinamento interforze che coinvolga attivamente anche la Polizia Municipale. Meno contravvenzioni per divieto di sosta e più contrasto alla criminalità. Non vogliamo “vigili urbani” ma agenti della Polizia Municipale impegnati sì a regolare il traffico e la sosta, ma anche in stretto contatto con le altre forze dell’ordine per garantire al meglio la sicurezza pubblica.
Le Forze di Polizia sono in trincea per combattere quella che è una vera e propria piaga, intenzionate a invertire la tendenza con la collaborazione di tutti i cittadini. Un appello al sindaco di Cesena: le previste telecamere di sorveglianza finalizzate alla sicurezza vanno bene, ma sicuramente non risolveranno da sole la situazione.
*Referente per la sicurezza UIL Cesena
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