Da quel “mariuolo” di Mario Chiesa al “guercio”, Massimo Carminati. Da Tangentopoli a Mafia Capitale, tutte le mazzette minuto per minuto. La storia recente del malaffare in Italia è legata indissolubilmente a Milano e Roma, la capitale economica – o morale, per dirla alla Cantone - e quella istituzionale.
Il lungo percorso che conduce al Mondo di Mezzo parte il 17 febbraio 1992 dal Pio Albergo Trivulzio, una struttura ospedaliera per anziani, zona ovest del capoluogo lombardo. Il pm Antonio Di Pietro fa spiccare un mandato di cattura per il presidente socialista dell’ospizio, Mario Chiesa, colto in flagrante mentre intasca una mazzetta da sette milioni di lire, imposta ad una ditta di pulizie per un appalto di 140 milioni: è l’inizio di Tangentopoli, dell’epopea di Mani Pulite, degli avvisi di garanzia a pioggia, che sconvolgono il Paese, travolgono il mondo politico e mandano in frantumi la Prima Repubblica. Il pool, guidato da Francesco Saverio Borrelli, scava dove nessuno aveva mai osato: si sfaldano la Dc e il Psi, l’icona di Craxi cade dal piedistallo colpita dalle monete lanciate dalla folla davanti all’hotel Rafael di Roma, le immagini di Forlani in tribunale fanno il giro del mondo, la maxitangente Enimont è uno dei capitoli più eclatanti, alimenta lo scandalo e contribuisce a far esplodere ancora di più l’indignazione generale, il suicidio di Raul Gardini – e non solo - suscita mille interrogativi ma anche qualche dubbio. Il resto è storia, che chiude un’epoca, ma non affossa il canale sotterraneo dove le mazzette scorrono a fiumi... [continua]
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FOTO: Massimo Carminati
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