La “Riforma Madia” non convince Gianna Fracassi, segretaria nazionale
Cgil, che sostiene: «Non rappresenta una riforma vera. La soppressione
della Forestale è un gravissimo errore». La sindacalista illustra
le proposte della Cgil sul riordino delle Forze di polizia
e traccia un bilancio delle iniziative per la legalità
nelle quali è impegnata la Confederazione
Sul disegno di legge delega di riforma della Pubblica amministrazione (il cosiddetto “Ddl Madia”) - approvato in via definitiva il 4 agosto scorso - abbiamo intervistato Gianna Fracassi, segretaria nazionale della Cgil, che in merito interviene, in particolare, sulle questioni relative al settore della Sicurezza. Per la sindacalista non si tratta di una reale riforma: «Ha funzione solo mediatica», precisa. Riferendosi alla Forestale afferma: «Non si affronta il tema soltanto con la riduzione di un Corpo». E denuncia che i rappresentanti dei lavoratori non sono stati coinvolti nell’iter della riforma. Poi, spiega alcune proposte concrete del suo sindacato evidenziando, tra l’altro, l’urgenza di «liberare le Forze di polizia da incombenze amministrative squisitamente burocratiche».
L’abbiamo interpellata pure sui fenomeni illegali - dall’evasione fiscale alle mafie - che danneggiano il lavoro e sulle attività, a difesa della legalità, che vedono in prima linea la Cgil.
Fracassi, 49 anni, aretina, laureata in Giurisprudenza e abilitata all’esercizio della professione di avvocato, è stata eletta nel giugno del 2014 segretaria confederale della Cgil nazionale dal Comitato direttivo.
Dottoressa Fracassi, la Cgil è d’accordo sulla necessità di una riforma del Comparto Sicurezza?
La Cgil ha presentato quasi un anno fa un progetto di riforma delle Forze di polizia finalizzato ad eliminare le disfunzioni operative e ad un assetto in cui i Corpi di Polizia, ad esclusivo ordinamento civile, siano sempre meno legati a quella sottile linea che funzionalmente e operativamente oggi li tiene legati al mondo della Difesa.
Per questo settore, qual è la posizione del suo sindacato in merito al “Ddl Madia” sulla riorganizzazione delle Amministrazioni pubbliche, che include anche il riordino dei Corpi di Polizia?
Non rappresenta una riforma vera e ha funzione solamente mediatica. Non si affronta il tema solamente con la riduzione di un Corpo.
Crediamo che la soppressione del Corpo Forestale dello Stato sia un gravissimo errore perché così si riduce il presidio del territorio, oltre agli effetti sui diritti civili e sindacali di quei lavoratori.
Tale Ddl ha destato particolare allarme e proteste, per esempio, nel Corpo Forestale dello Stato. Quali sono le vostre concrete proposte per un migliore riassetto delle Forze di polizia?
Il riordino del Comparto Sicurezza deve essere informato a criteri che prevedano un presidio del territorio più efficiente, un miglioramento dei servizi ai cittadini e dell’accesso a tali servizi. Bisogna avere il coraggio di eliminare le sovrapposizioni di compiti e competenze e di snellire in modo consistente le strutture ed i livelli gerarchici di coordinamento (tra l’altro estremamente differenziati tra le singole Forze) soprattutto sui livelli intermedi. ... [continua]
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FOTO: Gianna Fracassi - Cgil
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