Cara Mamma,
con la nascita di un figlio le emozioni sono forti e belle. Diventare madre significa modificare in modo permanente la propria vita sia da un punto di vista fisico, sia emotivo e sociale. Si tratta di un cambiamento naturale, ma delicato che determinerà nella donna/mamma pensieri, paure e fantasie legate alla nuova situazione. La nascita del bambino avviene contestualmente alla nascita psicologica della madre “lavoratrice” che provoca quelle ansie per un iter burocratico da seguire per attivare le procedure del Congedo di Maternità.
L’art. 37 della Costituzione stabilisce che le condizioni di lavoro devono consentire alla lavoratrice l’adempimento della sua funzione familiare e assicurare alla madre e al bambino una speciale adeguata protezione.
La lavoratrice, prima del periodo della maternità, deve consegnare al datore di lavoro e all’INPS il certificato medico indicante la data presunta del parto. Al rilascio del certificato sono abilitati i medici del servizio sanitario nazionale.
La lavoratrice deve compilare il modello MAT (domanda di congedo per maternità – astensione obbligatoria – lavoratrice dipendenti artt.4 e 5 Legge 1204 del 30/12/197) e consegnarlo all’INPS e al datore di lavoro.
Una volta avvenuto il parto, la lavoratrice dovrà presentare sempre all’INPS e al datore di lavoro, entro trenta giorni, il certificato di nascita del figlio . Durante la maternità, ovvero durante il periodo di astensione obbligatoria , alla lavoratrice spetta un’indennità a carico dell’INPS pari all’80% della retribuzione media globale giornaliera del periodo di paga mensile precedente a quello nel corso del quale ha avuto inizio
il congedo di maternità.
Cos’è la retribuzione media globale giornaliera e come si calcola ?
La retribuzione media globale giornaliera è la somma che viene pagata alle lavoratrici in maternità, in sostituzione della retribuzione ed è formata da tutti gli elementi considerati utili per determinare l’ammontare dell’indennità di malattia; si ottiene dividendo per 30 l’importo totale della retribuzione
del mese che precede quello nel corso del quale ha avuto inizio il congedo.
L’indennità di maternità decorre dal primo giorno di assenza obbligatoria dal lavoro ed è comprensiva di ogni altra indennità spettante per malattia. Inoltre, i periodi di congedo per maternità sono considerati utili ai fini del calcolo dell’anzianità di servizio, della mobilità e della progressione di carriera.
Si rammenta, inoltre, che la lavoratrice madre non dovrà lavorare nei due mesi prima della data presunta del parto e tre mesi dopo il parto (ovvero un mese prima del parto, su specifica richiesta dell’interessata seguiti dai quattro mesi dopo il parto).
In caso di parto prematuro, i giorni di astensione obbligatoria non goduti prima del parto si aggiungono al periodo di astensione obbligatoria successivo al parto e ciò anche nel caso che il parto avvenga prima dell’inizio del periodo di astensione obbligatoria.
Auguri.
|