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Aprile-Maggio/2015 - Articoli e Inchieste
L'indagine
La spesa della Guardia di Finanza
di Anna Siggillino

Il modello anglosassone di “revisione della spesa permanente”
in cui ogni due anni si riprocessano tutti i procedimenti
ed i servizi ai cittadini dovrebbe essere un prezioso metodo
da seguire ed incentivare


A distanza di tre anni dalla esecuzione degli studi promossi dal professor Piero Dino Giarda nel 2012-13 confluiti nel libro “Analisi di alcuni settori di spesa pubblica” si presenta qui di seguito l’ultimo dei lavori svolti in quel periodo dopo la pubblicazione del testo che comprendeva già le analisi sulla Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri, Guardia Costiera, Province ecc., quella sulla Guardia di Finanza: l’Analisi preliminare sulla spesa della Guardia di Finanza.
Si tratta di uno studio econometrico realizzato ancora con il coordinamento del professor Piero Dino Giarda su dati forniti dalla Guardia di Finanza. Sarebbe stato necessario - ed era previsto - un secondo studio molto più approfondito sulla spesa, ma dal maggio 2013 con il nuovo governo venne sciolto il gruppo di lavoro formato presso la Presidenza del Consiglio sulla “spending seview” ed una buona parte del gruppo di lavoro della struttura venne disaggregato: alcuni trovarono occupazione presso il Mef con il nuovo Commissario “tecnico” della spesa: il dott. Cottarelli, altri confluirono in altre Amministrazioni.
Il modello anglosassone di “revisione della spesa permanente” in cui ogni due anni si riprocessano tutti i procedimenti ed i servizi ai cittadini, spostando i cespiti laddove sono più utili e redditizi per la collettività, sembra oggi essere abbandonato dal nostro Paese, ma al contrario dovrebbe essere un prezioso metodo da seguire ed incentivare. D’altra parte una volta avviato il meccanismo della misura dell’efficienza e dell’efficacia della spesa pubblica, e vedere che funziona (se i risparmi vengono utilizzati in investimenti più redditizi che fanno avanzare il Paese), abbandonare questa strada per riprendere le vecchie abitudini, non ha molto senso. La macchina dello Stato è palesemente importante per la struttura di qualunque Paese e forse pochi di noi hanno davvero compreso l’importanza strategica di questa organizzazione che se ben pilotato è l’unica in grado di far partire o rallentare l’economia di un Paese - tenendo presente che la spesa statale assorbe circa il 50% del prodotto interno lordo. Lo Stato quindi è la dorsale sulla quale si sviluppano o meno tutti gli altri settori ad essa collegati.
Ovviamente per avere buoni dati da lavorare con le tecniche statistiche, occorre fare metodici monitoraggi su territorio. Occorre lavorare molto di più con la statistica perché è la base per determinare le priorità della popolazione, i bisogni più urgenti. L’apporto di professionalità diverse da quelle umanistiche nella Pubblica amministrazione quindi, non può che essere visto come un vantaggio per tutti perché arricchisce le competenze di ciascuno e facilita il processo decisionale rendendolo più affidabile e sicuro in quanto basato sull’evidenza di calcoli e non su ipotesi.
Questo studio viene proposto quindi con l’intento di avvicinare il lettore ad acquisire dimestichezza con le evidenze statistiche presentate, basate su una rappresentazione dello status quo “illo tempore” attraverso la presentazione di tabelle e grafici per illustrare la presenza territoriale di questa Forza di polizia – che sarebbe interessante rapportare anche a tutte le altre, più di quanto non sia stato fatto in questa occasione. ... [continua]

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ANNA SIGGILLINO
Il Consigliere Anna Siggillino è stata Direttore generale dell’Ufficio I° del Dipartimento per il programma di governo. E’ laureata in Economia Management e Finanza d’Impresa con una tesi sul Monitoraggio del programma di governo, e laureata in Sociologia ad indirizzo economico presso l’Università della Sapienza di Roma.
Ha conseguito diversi master in Fondi Strutturali e uno in Diritto Comunitario oltre che un master di II livello presso l’Università di Roma Tre come Esperto di finanziamenti europei”(2009-10). Ha studiato all’Università di Sydney (Australia) ed ha lavorato a Bruxelles partecipando ai lavori di finanziamento delle iniziative comunitarie presso la Commissione europea.
Ha studiato francese, spagnolo e tedesco. Ha lavorato dal 2006 al 2012 presso il Dipartimento Programma di governo – Ufficio per il Monitoraggio del programma di governo e Valutazione delle politiche pubbliche. E’ iscritta al registro dei Valutatori professionisti Italiani e all’European Evaluation Society. Ha lavorato nel periodo 2012-2013 con il ministro Giarda come Coordinatrice della struttura di missione per la spending review in Italia.

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