Un lungo viaggio attraverso la storia e la tradizione del popolo Rom. Un saggio alla scoperta di una migrazione millenaria che, dall’India, ha condotto i Rom, Sinti, Kalè, Manush e Romnichals sino alle porte d’Europa. Il tutto, nel primo libro di Giada Valdannini, dal titolo “Carovane tra le pagine” (Alberto Gaffi Editore, pagg.104, E 9).
Un’idea che nasce per presentare la cultura dei figli del vento tramite le note della curiosità, affinché la conoscenza prenda il posto del pregiudizio. In un’opera che si compone di varie sezioni: dalla storia delle tribù primigenie alla fuga verso l’Occidente passando per Bisanzio, i Balcani e il cuore d’Europa. In un divenire che trasforma un popolo stanziale - in movimento solo per cercare nuovi mercati - nel popolo della migrazione per antonomasia.
Ma anche un libro legato alla storia recente, quella delle persecuzioni perpetrate durante la Seconda guerra mondiale, nel cosiddetto “olocausto dimenticato”. Nonché la descrizione della loro lingua, il Romanès, nota a tutti i gruppi in ogni singola parte del pianeta, assunta quale “luogo” d’identificazione del popolo Rom, notoriamente senza terra.
A completare la prima sezione, la presentazione delle comunità, i valori tradizionali e le forme del pregiudizio. Fino all’antologia critica che racchiude alcuni tra gli scritti più belli dei Rom italiani contemporanei, passando attraverso la nascita della loro letteratura.
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