home | noi | pubblicita | abbonamenti | rubriche | mailing list | archivio | link utili | lavora con noi | contatti

Giovedí, 22/10/2020 - 15:22

 
Menu
home
noi
video
pubblicita
abbonamenti
rubriche
mailing list
archivio
link utili
lavora con noi
contatti
Accesso Utente
Login Password
LOGIN>>

REGISTRATI!

Visualizza tutti i commenti   Scrivi il tuo commento   Invia articolo ad un amico   Stampa questo articolo
<<precedente indice successivo>>
Gennaio-Marzo/2015 - Pubblicazioni
Letture
La Costituzione Italiana
di Aldo Ligabò

Conosciamo davvero il nostro Paese? Il libro
di Michele Ainis, editorialista del Corriere della Sera, in poco
più di centosessanta pagine, fotografa
alla perfezione il sistema-Paese Italia

La Costituzione italiana, che secondo molti è la più bella del mondo, è entrata in vigore il 01/01/1948. Essa è il frutto della sintesi di tre dottrine politiche: quella cattolica, quella liberale ed, infine, quella marxista. D'altronde non avrebbero potuto avere un epilogo diverso i lavori dell'assemblea costituente che, ricordiamolo, fu eletta dopo la fine della dittatura fascista.
La nostra Repubblica è di tipo parlamentare. Il Parlamento, composto di due rami: la Camera dei Deputati e il Senato della Repubblica è l'organo fondamentale della nostra Costituzione. Il governo, infatti, per potersi insediare ed essere pienamente legittimato nell'esercizio delle sue funzioni deve avere la fiducia parlamentare. A un osservatore un po’ a digiuno di Diritto Costituzionale l'assetto politico istituzionale italiano potrebbe sembrare perfetto.
Siamo proprio sicuri che sia così? La società italiana è davvero basata su principi di eguaglianza, meritocrazia e pari opportunità? Il libro Vita e morte di una Costituzione, molto interessante, recentemente pubblicato dalla Rizzoli e scritto magistralmente dal noto costituzionalista Michele Ainis, editorialista di punta del Corriere della Sera, in poco più di centosessanta pagine fotografa alla perfezione il sistema - paese Italia.
Lo Stivale è una nazione basata, in realtà, sulle corporazioni, i privilegi, una rigida regolamentazione delle professioni, assoluta mancanza di libera concorrenza ma, soprattutto, schiacciata dall'attività, ai limiti della legalità, delle varie lobby.
Il mondo anglosassone è la patria del liberalismo e i risultati sono evidenti: ricchezza, opportunità, meritocrazia, flessibilità, mobilità e, soprattutto, crescita a livello lavorativo. Il liberalismo pone al centro l'individuo a differenza delle altre culture. Nel nostro Paese, per svariati motivi, la cultura liberale non ha mai messo radici. Le statistiche parlano chiaro. Tendenzialmente, i figli ereditano il posto di lavoro dai genitori; sia negli istituti bancari, sia negli studi di avvocatura, ingegneria, architettura, notariato sia nelle attività commerciali quali ad esempio le farmacie, in palese contrasto con il principio delle pari opportunità. ... [continua]

LEGGI L’ARTICOLO COMPLETO:
ABBONATI A POLIZIA E DEMOCRAZIA

per informazioni chiama il numero verde 800 483 328
oppure il numero 06 66158189


FOTO: Michele Ainis

<<precedente indice successivo>>
 
<< indietro

Ricerca articoli
search..>>
VAI>>
 
COLLABORATORI
 
 
SIULP
 
SILP
 
SILP
 
SILP
 
SILP
 
 
Cittadino Lex
 
Scrivi il tuo libro: Noi ti pubblichiamo!
 
 
 
 
 

 

 

 

Sito ottimizzato per browser Internet Explorer 4.0 o superiore

chi siamo | contatti | copyright | credits | privacy policy

PoliziaeDemocrazia.it é una pubblicazione di DDE Editrice P.IVA 01989701006 - dati societari