Il sindacato lancia una petizione per modificare
la legge penale che punisce il furto e la rapina.
All’incontro con i cittadini domande e risposte
per arginare il disagio


Da anni il Siulp denuncia l’ondata predatoria che colpisce Modena e in particolare un quartiere, il famigerato “Modena Est”. I cittadini però hanno fondato un comitato, organizzando, lo scorso marzo, un’assemblea pubblica, emblematicamente denominata Sicurezza e violenze a Modena Est, alla quale il Siulp, invitato della prima ora, ha fatto come sempre la propria parte.
≪Sono passati circa 20 anni da quando per la prima volta è stata affrontata in maniera articolata l'emergenza criminalità a Modena, che ha visto alcuni quartieri più in sofferenza di altri - vedi Modena Est - per la quale sono stati fatti decine di incontri con i comitati. A 20 anni di distanza la situazione non solo non è migliorata, ma è precipitata e se prima ci si poteva mettere seduti intorno ad un tavolo per trovare insieme delle soluzioni operative, oggi tutto si è complicato.
Durante l’assemblea pubblica e nel comunicato stampa, ‘Disillusi’, il Siulp racconta in modo dettagliato quali sono state e quali saranno le cause dell’intensificarsi dei crimini. All’incontro era presente anche l’assessore alla Sicurezza del Comune di Modena Giulio Guerzoni ed ad una rappresentanza del Silp Cgil, in una sala gremita in ogni ordine di posto.
Il primo punto affrontato dal Siulp è stato il concetto di “mani legate”, dovuta essenzialmente alla farraginosità delle leggi penali ed al rapporto, non sempre idilliaco, con l’Autorità giudiziaria dalla quale, per legge, le Forze di polizia tutte dipendono.
≪È spesso un senso d’impotenza e di inadeguatezza quello che colpisce i poliziotti durante il loro lavoro e che fa sentire loro le mani legate, un disagio sempre più diffuso che è causato dalla scarsa incisività dell’azione penale nei confronti di questa fenomenologia sempre più virale≫. ... [continua]

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