Le Istituzioni turistiche
devono dotarsi di specifiche competenze
e professionalità, per sostenere le politiche di
sviluppo del settore attraverso un’accurata
informazione e comunicazione
Fin dai tempi omerici, il viaggio ha rappresentato il mezzo più completo e diretto per favorire il dialogo e le relazioni umane e soltanto in età moderna si è scoperta l’importanza della comunicazione turistica in senso tecnico, cioè come teoria della circolazione delle idee e delle immagini attraverso particolari strumenti orali, scritti, visivi e, oggi, informatici e telematici.
Inizia da questa premessa l’interessante saggio, “La comunicazione turistica pubblica” (Edizioni Agra, Roma 2006, pagg. 151, e 19) di Franco Paloscia, noto esperto di comunicazione turistica, impegnato nell’Enit in questo settore, docente della Lumsa e storico del viaggio e del turismo.
Nel mondo globale del turismo, in cui competono centinaia di Paesi e migliaia di destinazioni, soltanto una moderna strategia della comunicazione turistica da parte delle istituzioni preposte alla governance e alla promozione del settore può garantire la percezione dell'immagine, dell'identità, dei valori proposti dai singoli territori.
La comunicazione turistica è lo strumento più idoneo a favorire l'ingresso di piccoli Paesi e grandi comunità in quel circuito delle relazioni e degli scambi tra individui e popoli che è oggi riconosciuto come il più grande fenomeno di conoscenza e di integrazione dell'età contemporanea, oltre che come il maggiore business del futuro.
Utilizzare gli strumenti della comunicazione nelle istituzioni pubbliche comporta una specifica cultura e un insieme di competenze poichè si tratta di una materia interdisciplinare che tocca da vicino vari saperi: psicologia, sociologia, economia, marketing, ecc...
Le istituzioni turistiche devono, pertanto, dotarsi di specifiche competenze e professionalità con la convinzione che il loro ruolo nel diffondere un'accurata informazione e comunicazione è una via obbligata per sostenere le politiche di sviluppo del turismo.
Di qui la necessità da parte della comunicazione turistica pubblica di analizzare con intelligenza i trend sul mercato delle destinazioni turistiche per valutare la curva della loro appetibilità e competitività e cogliere al tempo giusto le tendenze del loro appeal.
La comunicazione turistica diventa da questo punto di vista un obiettivo fondamentale delle istituzioni territoriali che deve associarsi alle strategie di marketing territoriale attraverso le quali si favorisce l’organizzazione la promozione, la commercializzazione dell’offerta territoriale locale.
Quali le metodologie e le tecniche per ottenere una strategia di comunicazione turistica pubblica efficiente e moderna?
Paloscia svolge un’approfondita analisi dei principi, delle strategie degli strumenti di cui oggi la comunicazione pubblica turistica dispone, portando ad esempio pubblici soggetti operanti in Italia in questo complesso settore interdisciplinare, e illustrando con dovizia di informazioni la realtà operativa dell’Ente nazionale italiano per il Turismo, una realtà che pochi conoscono anche se tutti ritengono di poterne valutare il ruolo e giudicarlo, e che costituisce l’ossatura di base della nuova Agenzia nazionale del Turismo. L'autore del libro, Franco Paloscia, ha ricoperto incarichi importanti nell'Amministrazione turistica pubblica, ed ha svolto attività di consulenza professionale come studioso ed esperto dei problemi del turismo.
Ha pubblicato vari volumi tra i quali Economia del turismo, Storia del turismo italiano e La società dei viaggiatori. Ha curato dieci volumi della collana “L'Italia dei grandi viaggiatori”.
È direttore della rivista Viaggio in Italia. Per la casa editrice Agra ha già pubblicato Il turismo nell'economia italiana - Dall'unità d'Italia ad oggi e Viaggi e turismo nella storia delle civiltà.
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