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Novembre-Dicembre/2014 - Pubblicazioni
Il libro
L’Italia e le tasse
di Aldo Ligabò

È vero o no
che ne paghiamo più
che nel resto d'Europa? Il punto in un libro
di Innocenzo Cipolletta

“In Italia paghiamo troppe tasse? Falso!” è il titolo provocatorio di un interessantissimo libro, edito da Laterza per la collana Idolà, scritto da Innocenzo Cipolletta.
L'autore vanta, in campo accademico, un curriculum di tutto rispetto: docente universitario a Roma sia alla Sapienza sia alla Luiss in Analisi congiunturale, Politica economica e Gestione aziendale; editorialista de “L’espresso”, presidente delle Ferrovie dello Stato e de “Il Sole 24 ore”, nonché direttore generale di Confindustria.
Il saggio è breve ma ben scritto. Nello Stivale chiunque ritiene di essere in credito con il fisco. Sarà vero o pura e semplice illusione? Cipolletta propende per la seconda tesi.
La spesa pubblica ammonta a circa 800 miliardi di euro l'anno rispetto a 753 miliardi di entrate. Una cifra, in proporzione al prodotto interno lordo, del tutto allineata agli altri paesi europei eppure, ciò nonostante, la sensazione di un fisco vessatorio è sempre un incubo costante per quasi tutti i cittadini della Penisola.
Perché tutto ciò? Per varie ragioni. Gli italiani credono che il bilancio pubblico sia un colabrodo dissestato da sprechi, ruberie e corruzione.
In realtà, una seria analisi dei conti pubblici evidenzia che abbiamo un buon avanzo primario, mentre il deficit si registra poiché dobbiamo pagare gli interessi su un debito pubblico che cresce quotidianamente.
“Le tasse sono una cosa bellissima” disse lo scomparso Tommaso Padoa Schioppa. Le tasse servono a finanziare i servizi pubblici essenziali come la sanità e la previdenza che in Italia sono a un livello medio alto.
La verità è che, in realtà, le tasse non vuole pagarle nessuno. È anche vero che bisogna riconoscere il fenomeno dell'evasione e di una sbilanciata pressione fiscale: c'è chi le tasse le paga completamente e chi per niente.

... [continua]

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