Felice Romano, segretario del Siulp: «Pene certe
e sanzioni più dure per i violenti»
pubblico. “Pene certe e sanzioni più dure per i violenti. Mai alzare il manganello contro gli operai”, il segretario del sindacato, Felice Romano, denuncia carenza di mezzi, aggiornamenti e formazione. “La sicurezza non è un costo del sistema ma una condizione imprescindibile dello sviluppo economico, sociale e politico del Paese”.
E' un coro unanime quello dei sindacati di polizia sulle cariche agli operai in particolare quella contro i lavoratori della Ast di Terni lo scorso ottobre a Roma: “di fronte agli operai mai usare la forza”, anche il Siulp (Sindacato unitario lavoratori di polizia) condanna la vicenda e allo stesso tempo, il segretario Felice Romano, ne da' una lettura razionale. “Il caso è stato purtroppo provocato dalla disperazione degli operai che giustamente erano lì per difendere il posto di lavoro e dalla strumentalizzazione di chi, come Maurizio Landini (leader della Fiom), gestiva la protesta. Landini è riuscito a portare a casa il risultato salvaguardando gli operai ma lo ha fatto a discapito dei poliziotti”.
Quel giorno gli operi avevano chiesto l'autorizzazione per un presidio ma l'ambasciata tedesca si era opposta così i manifestanti avevano preannunciato l'intenzione di raggiungere la stazione Termini.
“Quando si chiede di fare un presidio - spiega Romano -, l'autorità di pubblica sicurezza deve garantire la sicurezza del territorio senza deviare il traffico cittadino. Se però il presidio si trasforma in corteo c'è il rischio, ad esempio, che possa incontrare un pullman creando forti disagi alla circolazione stradale o che qualcuno possa dire una parola sbagliata e a quel punto può' accadere di tutto. Ecco perché la polizia ha tentato di contenere gli operai senza consentire immediatamente di far svolgere il corteo. E' stato detto di aspettare ma c'è stata una forzatura che fortunatamente è durata meno di un minuto, poi è prevalso il buonsenso perché tutto sommato alla fine è andata bene, anche se le immagini del manganello alzato sull'operaio hanno fatto dispiacere innanzitutto a noi e poi ai cittadini”. Altre immagini hanno indignato l'opinione pubblica, come quella del poliziotto in borghese in piazza Barberini che calpesta una ragazza durante le cariche nella manifestazione per il diritto alla casa.
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