Il clima di questa estate 2014 ci ha dato l’argomento per parlare a volontà.
Rappresenta l’insieme delle condizioni meteorologiche ambientali, che danno lo stato medio del tempo in una determinata regione e condizionano la vita in genere di noi mortali e del regno vegetale e animale.
L’uomo, la sua vita, la sua attività, sono strettamente influenzati dal clima della regione che abita, mentre degli aspetti favorevoli o sfavorevoli, come l’elettricità dell’aria, la ionizzazione, ecc. sono ancora da studiare sufficientemente.
In climatologia si distinguono elementi che comprendono i venti, piovosità, nuvolosità, nebbia, umidità, radiazioni solari e fattori climatologici come movimenti di rotazione e di rivoluzioni della Terra, inclinazione del suo asse, altitudine, latitudine, prossimità degli oceani, mari, laghi e corsi d’acqua, vegetazione ed esposizione dei venti.
Sulla base degli elementi possiamo classificare la temperatura che può risultare tropicale, temperato freddo polare, costante e variabile.
Dovendo fare una classificazione geografica il clima marittimo, sub marittimo, continentale, sono considerati costanti i primi due, gli altri soggetti a grandi calure estive e a inverni freddissimi con stagioni intermedie quasi inesistenti.
Con una classificazione topografica si considera il bassopiano, la pianura, la collina, alta montagna che influiscono sul clima della regione considerata.
In Italia si inizia l’anno meteorologico con il mese di dicembre e per le stagioni si assumono i mesi di marzo, giugno, settembre e dicembre di ogni anno.
Se si procede alla differenza di temperatura si può vedere come questa divisione non è valida per tutte le città d’Italia, poiché nelle località meridionali l’estate è prolungata interessando anche il mese di settembre e il mese di marzo, molto variabile, può unirsi all’inverno, se si cerca di distinguere le stagioni secondo la quantità della pioggia e si considera come stagione invernale il periodo di mesi in cui abbondano le precipitazioni.
La diversità del clima e la durata delle stagioni in Italia, varia in maniera rilevante dalle Alpi all’Etna, da ciò che consegue che per esaminare il clima conviene basarsi su valori mensili e considerare i valori delle stagioni come medie trimestrali.
Ritornando all’estate odierna, dobbiamo ricordare che è pervenuta dopo un inverno piovoso come non si viveva da anni dimenticati.
Uragani, straripamenti, per arrivare ad una estate fresca, da sembrare una primavera.
Per ora non resta che godere di questo regalo che la natura ci concede facendosi credere di poter vivere una lunga vacanza estiva e questo in un momento di crisi non è poco.
Un regalo che ci viene dalla natura ma che in alcune regioni crea profondi disagi.
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