L’arte di Salvatore Quasimodo, tutta la sua poesia è stata riconosciuta in Italia e all’estero.
Poeta tra i maggiori della letteratura mondiale le cui opere sono costantemente ispirate al tentativo di ricostruire i valori della civiltà contemporanea contro la disgregazione con un linguaggio essenziale abbandonando le vecchie mode.
Nato a Modica nel 1901, visse in un famiglia modesta nell’Isola e sul Continente, attento a cogliere tutte le sensazioni, per esperienza personale e collettiva dei suoi tempi.
Primi studi a Gela, Palermo e Messina, frequentò le scuole tecniche e compose i suoi primi versi, nel 1919 si scrisse al Politecnico di Roma, ma fu costretto a trovare lavoro come disegnatore presso un’impresa edile, quindi ebbe un impiego al Genio Civile. Per contingenze di vita non raggiunse una laurea ma a Roma studiò il greco e il latino riconoscendo personalmente il valore della civiltà classica al di fuori dei programmi scolastici.
Continuò a scrivere versi anche nei vari trasferimenti d’ufficio, per lui la poesia divenne una vera vocazione.
Nel 1930 cominciò a prendere contatti con poeti e letterati che lo aiutarono a chiarire da un punto di vista critico un suo mondo.
Pubblicò i primi versi con sue poesie sulla rivista “Solaria”. Salvatore Quasimodo è da considerarsi il fondatore dell’ermetismo, poesia inedita, nuova. Studia l’idea della morte, il contrasto tra la Sicilia autentica e favolosa e il tempo moderno.
Quasimodo ricerca per chiarire a se stesso i termini dell’essere al mondo con un linguaggio essenziale che si allontana dai vecchi stili.
Dopo aver lasciato il Genio Civile fece parte della redazione del settimanale “Tempo”. In seguito divenne docente di letteratura italiana presso il Conservatorio “G. Verdi” di Milano, città dove si stabilì dignitosamente.
Negli anni della guerra Quasimodo lavorò a traduzioni dal greco al latino, dall’inglese, dal francese, dallo spagnolo. Dopo il conflitto pubblicò i versi in “Con il piede straniero sopra il cuore” e in “Giorno dopo giorno” dove si ispira al proprio tempo e richiama l’approfondimento della vita come essere nello spazio e nel tempo suscitando una protesta che tende a colpire la distorsione dei valori della società contemporanea.
Di fronte alla crisi dei valori, Quasimodo mantiene fermo il tema vita-uomo con una personale sofferenza.
Nel 1958 il poeta ottenne il premio Viareggio, l’anno seguente gli venne assegnato il premio Nobel per la letteratura che contribuì a far conoscere il suo nome nel mondo.
Oltre alle raccolte poetiche, i saggi e lavori critici, le traduzioni e le antologie, Quasimodo cura la selezione e la presentazione di poeti inediti per una raccolta di poesia contemporanea dell’editore Marotta.
Questo il poeta che è stato scelto come soggetto da ricordare e descrivere tra i temi da scegliere e svolgere per l’esame di maturità nelle scuole superiori.
La corrente di poesia ermetica seguita da Salvatore Quasimodo dava valore assoluto alla parola o all’immagine escludendo tutti i richiami letterari ed ebbe origine dal desiderio e dal bisogno di allacciarsi alle correnti poetiche europee lasciando la provincia italiana.
Con lui altri esponenti dell’Ermetismo furono Ungaretti, Montale, Vigolo, Sinigalli.
Non mancarono critiche verso la poesia ermetica, con polemiche, senza riuscire a svalutarla come nuova poesia moderna e come espressione di assoluta interiorità poetica.
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