Presso i Greci e i Romani la Basilica era un edificio pubblico dove veniva amministrata la giustizia.
L’edificio costruito originariamente a rettangolo, con portici su tutti i lati serviva da tribunale e da luogo per le adunanze del Senato.
Nel secolo V fu la denominazione data dai cristiani alle loro chiese principali.
Le antiche basiliche, all’interno, risultavano divise in tre navate da due file di colonne; la navata centrale terminava in un abside.
Tipici esempi giunti fino ai nostri giorni sono la grandiosa basilica di Paestum, quelle di Pompei, le basiliche di Giulia ed Emilia i cui resti si possono vedere al Foro Romano, la basilica di Massenzio eretta da Costantino, le cui tre grandi arcate superstiti rappresentano una delle più alte espressioni dell’arte romana e la maestosità e la perfezione servirono da modello a molti edifici rinascimentali.
Dopo l’editto di Costantino (313 d. C.)che consentì il libero culto ai cristiani, le basiliche che erano l’unico edificio antico che potesse accogliere al coperto molte persone, vennero scelte ed adattate come luogo di culto.
Alla prima forma elementare seguì la vera basilica a tre e cinque navate.
Nella basilica cristiana la navata centrale risulta più alta delle laterali per consentire la copertura.
La maggiore di queste basiliche è quella di S. Pietro a Roma seguita da quelle famose di S. Maria Maggiore, di S. Giovanni in Laterano, di S. Paolo fuori le mura e quella di S. Sabina, ma ne seguono di stupende: Basilica del Crocifisso a Spoleto, S. Apollinare in Classe e S. Apollinare Nuovo a Ravenna, S. Ambrogio a Milano, della natività a Gerusalemme e S. Marco Venezia.
Per particolare concessione del pontefice, alcune chiese ebbero il titolo di basilica come quella del Santo di Padova, S. Maria degli Angeli in Assisi, San Francesco in Assisi, San Nicola di Bari.
Da ricordare la basilica di Vicenza, capolavoro del Palladio chiamata così dal suo autore in omaggio alle artistiche del tempo.
Nel 1576, su disegno del Vignola, Giacomo della Porta, iniziò la Chiesa del Gesù a Roma valorizzando la nuova interpretazione edile per superare la difficoltà che consisteva nell’accordare l’organismo interno a tre navate, sostituendo le tre navate delle Basiliche con un’unica navata con cappelle laterali ribassate.
Nacque così il prototipo di un tipo di chiesa che ora conosciamo, la chiesa diffusa in migliaia di esemplari in tutti i Paesi cattolici.
Abbandonate le implicazioni umanistiche della pianta centrale, si studia la chiesa in funzione delle esigenze del culto, rivalutando la tradizionale forma basilicale ma concependole scenograficamente, raccogliendo i fedeli in un unico spazio, abolendo le tre navate, inserendo le cappelle per il culto dei santi.
La chiesa del Gesù fu la chiesa più importante dell’ordine dei Gesuiti, che rientrò in un metodo propagandistico e psicologico del tempo, ripreso ed eseguito quale esempio di costruzione cattolica unitamente alle note Basiliche.
|