Il Silp-Cgil concorda con le dichiarazioni secondo cui la "situazione delle forze di polizia resta preoccupante in relazione a turn over e limiti di età degli operatori che raggiungono, oggi, una media di circa 43 anni per singolo operatore".
In questo senso, prosegue il segretario generale del Silp-Cgil Daniele Tissone, "oltre ad auspicare uno stop in relazione all'attuale piano che porterebbe ad un ridimensionamento dei presidi, bisogna ragionare tenendo però presenti anche le esigenze dei singoli cittadini".
Per questo, prosegue Tissone, oltre ad investire, realmente, in termini di sicurezza con ulteriori risorse economiche per apparati e operatori, invertendo la tendenza degli ultimi anni che ha impoverito le donne e gli uomini in divisa, si rende necessario ricercare quelle soluzioni che consentirebbero maggiore efficenza e risparmio, situazioni, peraltro, già praticabili.
Per Tissone, "unificare le sale operative con operatori interforze specializzati in sicurezza e soccorso pubblico, consentirebbe di realizzare interventi di una rapidità estrema e senza duplicazioni".
Anche la proposta di ottenere risparmi attraverso un maggior numero di "locazioni risponde a queste esigenze ma, per fare ciò, vanno rimodulate le risorse che, ad oggi, per la sola Polizia di Stato, sono stimate in soli 310 mila euro per le spese annue di locazione a fronte di una cifra di soli 80 milioni per le spese di ristrutturazione degli edifici attualmente in uso."
Sugli sprechi e sul mutamento di tali obiettivi, prosegue il segretario del Silp-Cgil, ci troviamo d'accordo, le perplessità permangono alla luce di un "modello di sicurezza che coinvolge un'infinità di soggetti ingenerando confusione come nel caso dell'impiego dei militari in compiti di sicurezza pubblica" situazione che ingenera solamente confusione e che è poco rispondente alle reali esigenze dei cittadini.
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