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Novembre-Dicembre/2013 - SOLO ON LINE SU POLIZIA E DEMOCRAZIA
Leonardo Da Vinci
Da non dimenticare
di Paola Rodorigo


Oppresso dalle difficoltà giornaliere, l’italiano di oggi sembra aver dimenticato quanto di grande, la nostra Italia ha dato, attraverso i secoli a tutta l’umanità.
Un italiano, Leonardo da Vinci, sommo pittore, scultore, architetto, fisico, anatomista, musicista, poeta, scrittore d’arte era nato a Vinci presso Empoli nel 1452, figlio naturale di Ser Piero, notaio della signoria di Firenze. Scarse sono le notizie che riguardano la prima giovinezza. A diciassette anni frequentò la scuola del Verrocchio. Passò sotto la protezione dei Medici, e l’ambiente intellettuale e artistico in cui visse contribuì all’evoluzione e alla sua maturazione, iniziando con opere di attività pittorica.
Sue prime opere “Annunciazione” (ora al Louvre), “Adorazione dei Magi”.
Passato ai servizi di Ludovico il Moro per il quale eseguì nel refettorio dei Domenicani di Santa Maria delle Grazie la famosa “Cena”, partecipò agli studi per il compimento del Duomo di Milano.
Fu a Milano che venne attratto verso ricerche scientifiche sul volo e sulla costruzione di un velivolo; mentre progettava macchine e congegni dirigeva la canalizzazione della Martesana, studiava anatomia e cooperava alla bonifica della Lomellina e alla sistemazione idrica del Novarese.
Nel 1500 era a Venezia dove, al servizio della Serenissima si occupò soprattutto della difesa militare della Repubblica.
Tornò quindi per breve tempo a Firenze dove si dedicò a studi di matematica, anatomia e geografia. Passato al servizio di Valentino Borgia, riceve la nomina di ingegnere generale militare.
Porta a termine il famoso ritratto di “Monna Lisa del Giocondo”, mentre continuava i suoi esperimenti scientifici e matematici. Nella piena maturità traccia studi e libri d’idraulica, di meteorologia, di cosmografia e di astronomia mentre si approfondisce nell’autonomia. Per Giuliano de Medici prepara studi e lavori per la bonifica delle paludi pontine.
A Leonardo va attribuito il merito di essere stato il primo iniziatore della grande pittura italiana del Rinascimento.
Egli si distinse per l’acuto studio della natura e del movimento, per la novità del chiaroscuro intenso come elemento di composizione e d’espressione. Lasciò nel celebre “Cenacolo”, un capolavoro difficilmente superabile. Fu ritrattista sommo, creatore della caricatura moderna, studioso profondissimo dell’anatomia umana.
Nobile poeta della bellezza nella “Vergine col Bambino e Sant’Anna”, formidabile nel disegno.
Il suo stile e la sua tecnica ebbero una straordinaria influenza sugli artisti del suo tempo.
Leonardo lasciò molti manoscritti, memorie di una insaziabile indagine di arte e di scienza.
A scritti, con la sua scrittura mancina, si intrecciano studi per quadri, ritratti, caricature, rebus, figurini, disegni di architettura, anatomia botanica, zoologia, macchine belliche, industriali, idrauliche, dimostranti un genio acuto e una insaziabile curiosità di sapere.
Leonardo fu un genio universale, il più grande rappresentante italiano del nostro Rinascimento, un genio che da solo onora la nostra gente e la potenza creativa di un popolo.
Innumerevoli e senza limiti gli studi lasciatici: studi sulla leva angolare e suo equilibrio, sulla teoria dei centri di gravità.
Nel campo idraulico escogitò mezzi meccanici per l’escavazione dei canali. Ideò e diresse i lavori per la canalizzazione dell’Arno.
La massima gloria del genio leonardiano fu quello di aver affrontato ed avviato lo studio del volo umano. A lui si deve il primo disegno di elicottero e la prima illustrazione del paracadute oltre a studi per armi di offesa e di difesa mai pensati prima.
Tra le invenzioni minori ricordiamo frantoi per olive, strumenti musicali, torchi per la stampa.
Nel campo della meccanica pratica egli lasciò disegni e schemi per mulini a vento, ponti girevoli, seghe meccaniche.
La curiosità di Leonardo verso l’anatomia lo qualificò come uno dei fondatori di questi studi a cui dedicò centoventi libri specialmente per quanto riguarda la muscolatura, senza escludere altri argomenti da lui illustrati come il cuore, l’apparato digerente, gli organi vocali, il rene, l’apparato urogenitale e il sistema nervoso.
Tutte queste doti in un solo uomo, un italiano.

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