Il Siulp è contrario alla chiusura del posto Polfer di San Benedetto Val di Sambro- Castiglion del Pepoli. Questa posizione è stata ribadita ieri nel corso di un’affollata assemblea tenuta dal maggior sindacato di Polizia nei locali dell’Ufficio Polfer che vogliono chiudere, alla presenza del Sindaco Gianluca Stefanini.
La posizione strategica del presidio e l’alto numero di pendolari, lavoratori e studenti, che quotidianamente utilizzano lo scalo ferroviario e l’annesso parcheggio di scambio per raggiungere il proprio luogo di lavoro, rendono ineludibile l’esigenza di mantenere questo presidio di Polizia a tutela e sicurezza della comunità.
A parere del Siulp sono immotivate le ragioni di risparmio economico addotte dal Dipartimento della P.S. per disporre la chiusura dell’ufficio in questione, atteso che tutte le spese di gestione sono a carico dell’Ente Ferrovie Spa, senza alcun onere per lo Stato.
Inoltre, si tratta di chiudere l’unico presidio di Polizia Ferroviaria fra Firenze e Bologna, 100 km di tratta ferroviaria, ove insistono la linea ordinaria e quella dedicata all’alta velocità. Nella tratta in questione vi sono lunghe gallerie, una addirittura di 16 chilometri, che rappresentano luoghi sensibili e delicati per la sicurezza della viabilità ed anche in relazione all’esigenza di prestare soccorsi in caso di incidenti.
Non bisognerebbe dimenticare le ferite inferte al Paese dalle stragi consumate lungo la tratta ferroviaria di competenza del Posto Polfer di San Benedetto Val di Sambro. Peraltro, la chiusura di questo presidio lascerebbe senza vigilanza anche le stazioni di Manzuno e Grizzana Morandi.
A conclusione dell’assemblea il Siulp e il Sindaco hanno convenuto sulla necessità di stabilire sinergie per intraprendere, con il coinvolgimento delle comunità locali interessate, una serie di iniziative finalizzate a modificare il progetto di razionalizzazione dei presidi allo scopo di preservare la presenza e l’operatività del posto di Polizia ferroviaria di San Benedetto Val di Sambro-Castiglion dei Pepoli.
Bologna 20.3.2014
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