SIULP
E’ "legittima la preoccupazione dei poliziotti rispetto al rischio di dover pagare un ulteriore e pesantissimo tributo di sangue come avvenuto negli anni di piombo”. Lo sottolinea Felice Romano, segretario generale del Siulp, riferendosi alla decisione del governo di rafforzare il contingente militare a vigilanza dei cantieri della Tav.
"Di fronte al fondato rischio che in Val di Susa la sciagura del terrorismo possa germogliare di nuovo, riteniamo incauto, pericoloso e politicamente miope che chi ha la responsabilità istituzionale di evitare che ciò accada, ripercorra gli stessi tragici errori che sono costati la vita a decine e decine di servitori dello Stato in uniforme. Tutti ricordano, fatta eccezione quelli che per loro fortuna sono giovani, che quando lo Stato cercò di contrastare il terrorismo e la lotta armata attraverso la politica dello scontro e dell’assurda rincorsa a chi mostrava più muscoli, l’unico risultato che ottenne fu che cittadini, sindacalisti, esponenti del mondo universitario ma, soprattutto, poliziotti, carabinieri e magistrati furono costretti a soccombere alla ferocia e vigliacca mano eversiva versando il proprio sangue sulle strade di questo Paese che ne sono ancora intrise quasi come un simulacro perché non se ne perda la memoria”.
“Le brigate rosse – osserva Felice Romano - furono sconfitte solo quando ci fu una risposta forte, sinergica e determinata a livello investigativo e giudiziario, accompagnata e suffragata da leggi emanate ad hoc per sostenere quella attività investigativa e soprattutto dalla coesione sociale”. “Coesione che, grazie alla presa di coscienza di quello che stava avvenendo, fece cessare i conflitti di piazza che erano il brodo migliore nel quale i terroristi facevano diffondere e allargare la loro follia eversiva. Mi auguro – conclude Romano - che quella esperienza sia di monito e da guida di fronte al nuovo pericolo eversivo in modo che per contrastarlo non si ricada nella folle rincorsa di chi ha più muscoli, atteso che questa pratica produsse solo dolore e lutto in questo Paese, ma ci si affidi ai professionisti dell’antiterrorismo quali sono i poliziotti, i carabinieri e i magistrati”. Chiunque volesse abbandonare “questa strada, se ne dovrà assumere la responsabilità morale, civile e politica”.
SILP PER LA CGIL
Il segretario provinciale di Genova, Roberto Traverso rende noto che: “Il Dipartimento della Pubblica Sicurezza, in occasione della distribuzione sul territorio nazionale dei 2800 nuovi agenti, ex volontari di ferma breve dell'Esercito Italiano (ricordiamo che sono circa 14 anni che non viene bandito un concorso pubblico per assumere personale per la Polizia di Stato) ha assegnato a Genova un numero consistente, di risorse umane che vanno a rafforzare gli organici carenti di alcuni uffici della Polizia di Stato.
Nel dettaglio in questura (e uffici dipendenti) andranno 103 agenti (considerati gli avvicendamenti ministeriali che saranno operativi sul territorio nazionale dal 8/10/2013 che prevedono una perdita di 28 agenti, la questura di Genova beneficerà solo di 75 nuovi Agenti. Al Reparto Mobile ne andranno 34 (considerati gli avvicendamenti ministeriali che saranno operativi sul territorio nazionale dal 8/10/2013 che prevedono un ulteriore incremento di 15 agenti, il 6° reparto mobile di Genova Bolzaneto, beneficerà di un rinforzo netto di 49 nuovi agenti.
Riteniamo che l'arrivo dei rinforzi oltre a rappresentare una risposta concreta alle reiterate rivendicazioni del Silp-Cgil, mirate ad ottenere il rafforzamento degli organici, sia attribuibile anche all'imminente aumento dei servizi territoriali, investigativi e di ordine pubblico, legati all'apertura dei cantieri della Tav sul territorio provinciale. Un impegno delicato che offre l’occasione di un coordinamento reale e professionalmente qualificato tra la questura ed il 6° reparto mobile, altro settore operativo che è stato rafforzato grazie a quest’ultime assegnazioni ministeriali.
Con un rinforzo di queste proporzioni, la questura potrà concretizzare il progetto mirato all’istituzione del Nucleo dedicato all’ordine pubblico e contestualmente non potrà più sottrarsi ad un oculata rimodulazione delle professionalità a disposizione che da tempo attendono di essere assegnate ad attività investigative ed intelligence su un territorio dove la prevenzione continua ad essere trascurata, senza tralasciare uffici e divisioni che garantiscono la funzionalità organizzativa della Polizia di Stato genovese”.
SAP
“Dialogo continuo e confronto serrato con il governo Letta, ma anche mobilitazione permanente. La partita che stiamo giocando in queste settimane, anche grazie a una ritrovata unità sindacale, sta cominciando a dare i suoi frutti”. Lo afferma Nicola Tanzi, segretario generale del Sap che, nei giorni scorsi, ha inviato al presidente del Consiglio, assieme ad altre sigle, una lettera che fa il punto sui problemi delle divise.
“Abbiamo ottenuto il riconoscimento della specificità della professione in materia di tassazione Imu - spiega Tanzi - a cui si sono aggiunti l'annullamento dei previsti tagli per le nostre assunzioni e la definitiva esclusione dei comparti sicurezza, difesa e soccorso pubblico dal regolamento di armonizzazione pensionistica previsto dalla riforma Fornero”. Ora, aggiunge, “restano da risolvere questioni di assoluta rilevanza come quelle del riordino delle carriere, del tetto stipendiale e del contratto, del finanziamento dell’assegno una tantum e della previdenza complementare. Sono temi che abbiamo posto al tavolo della Funzione Pubblica nei giorni scorsi e che hanno portato il presidente Letta a convocare una riunione con i ministri competenti per le amministrazioni di riferimento dei nostri comparti”.
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COISP
“Analisi, analisi e ancora analisi… Ben vengano le riunioni come quella convocata con i Ministri di Sicurezza e Difesa, un sicuro passo avanti rispetto all’indifferenza che da troppo tempo subiamo rispetto alle esigenze reali ed urgenti che riguardano migliaia di uomini e donne che servono lo Stato lealmente. Ma, diciamola tutta, le problematiche del Comparto, che ormai ci vedono quasi in ginocchio e che rischiano di far collassare l’intero sistema Sicurezza, sono ormai arcinote anche ai sassi della strada. E’ ora ripassare dalle parole ai fatti, troppe e troppo grandi sono le ingiustizie sopportate dagli appartenenti a un Comparto che resta un orgoglio italiano, nonostante sia il peggio trattato e considerato d’Europa dalla Politica di casa nostra”.
Così ha dichiarato Franco Maccari, segretario generale del Coisp, dopo la riunione a Palazzo Chigi, con i Ministri del Comparto Sicurezza e Difesa, cui ha partecipato anche il Capo della Polizia, Alessandro Pansa, nel corso del quale sono state analizzate le principali priorità del Comparto già emerse in una precedente riunione presso la Funzione Pubblica. Il ministro Alfano nel sottolineare il grande impegno delle Forze dell’ordine e lo stato di forte malessere in atto, ha chiesto sulle quattro priorità (riordino, eliminazione blocco tetto salariale e contrattuale, previdenza complementare e turnover) di individuare nella prossima legge di stabilità le risorse necessarie anche in relazione ai risparmi conseguiti con le carenze organiche che si sono determinate.
“Inutile dire – aggiunge Maccari – che al di là della responsabile e corretta istanza manifestata dal Capo della Polizia e dal Ministro Alfano perché si assumano impegni a breve termine, e rispetto alla quale ovviamente attendiamo fatti, ciò che si rende necessario è trovare soluzioni strutturali e di lungo temine che partano da un profondo cambiamento dell’ottica con la quale si guarda alla gestione del Comparto ed alla considerazione che si nutre per le migliaia di uomini e donne che vi prestano servizio onorevolmente”.
PNFD
Il rappresentante nazionale del sindacato Polizia Nuova Forza Democratica, Franco Picardi, ha inviato al Ministro dell’Interno Alfano e al Capo della Polizia Pansa la seguente lettera-denuncia: “Senza mezzi non si può lavorare. Il Compartimento Polizia Stradale Lombardia, Sezione e Reparti distaccati, necessitano con urgenza dell’assegnazione di automezzi per garantire sicurezza ai cittadini. Il D.m. 30/09/2002, prevede l’assegnazione di un’autovettura per ogni quattro dipendenti, considerato l’organico del personale in forza al Compartimento Polstrada di Milano compreso Reparti minori, mancano 128 auto!
Signor Ministro dell’Interno, Signor Capo della Polizia, a Napoli si dice “senza soldi non si cantano messe” ed è quello che si sta verificando senza precedenti per la sicurezza e ai danni non solo del cittadino ma anche del personale che lavora in condizioni precarie! Lanciamo un S.O.S. con l’auspicio che i poliziotti della stradale di tutta l’Italia, che ogni giorno rischiano la propria vita per “uno stipendio da fame” ricordiamolo sempre! Abbiano almeno la possibilità di svolgere il proprio dovere in sicurezza e per la sicurezza dei cittadini!
Non è assolutamente possibile percorrere migliaia di chilometri a bordo di autovetture usurate e prive di adeguata manutenzione, siamo agli spiccioli e, una situazione tale, esistente anche in tantissimi altri reparti della Polizia Stradale, costringerà il personale, dover svolgere il proprio lavoro a piedi! Forse qualcuno si accorgerà della reale e allarmante situazione di disagio!
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Il governo e la maggioranza che lo sostiene “siano coerenti con le scelte fatte”. Lo affermano i sindacati di Polizia Siulp, Sap, Ugl e Consap chiedendo che vengano resi immediatamente disponibili i 231 milioni di euro stanziati con il decreto legge 93 del 14 agosto scorso per l'emergenza legata all'immigrazione proveniente dal nord Africa.
Così facendo il governo, sostengono i sindacati, compie “una scelta che penalizza le donne e gli uomini della polizia impegnati ogni giorno nel contrasto all'immigrazione clandestina e nel duro lavoro di assistenza ed accoglienza dei Cie e dei Cara”. “L'articolo 6 comma 5 del decreto - spiegano le organizzazioni sindacali - ha assegnato 231 milioni al ministero dell'Interno per le spese già sostenute in conseguenza dello stato di emergenza, ma ad oggi il ministero dell'Economia non ha apportato le variazioni di bilancio necessarie per rendere materialmente disponibili quelle risorse”.
La conseguenza, concludono i sindacati, è che “le Forze di Polizia non sono più nelle condizioni di operare al meglio e di garantire la sicurezza dei cittadini, anche a causa dei pesanti tagli imposti dalle ultime leggi di stabilità”.
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Associazione Nazionale Polizia di Stato
Sezione di Forlì c/o Questura Corso Garibaldi nr. 173 - 47121 Forlì
Tel. Fax 0543 719483 e-mail: forli@anpsitalia.it
In data 19 settembre u.s., presso il Comando Sezione della Polizia Stradale di Forlì, è stata scoperta una lapide in onore dei Caduti in servizio moto montato della Polstrada di Forlì: v.brg. di Ps Stelio Leonardi anni 43; Grd. Sc. di PsBruno Medri anni 41; App.to di P.S. Aldo Pigliapoco anni 43 e Sovr.te della Polizia di Stato Pierluigi Giovagnoli anni 46, con la seguente dicitura “a ricordo dei caduti nell’adempimento del dovere”.
Il programma della cerimonia è stato il seguente: ore 10,30 circa arrivo di tutte le Autorità, scoperta della lapide con la relativa benedizione da parte di S.E. Mons. Lino Pizzi, Vescovo di Forlì-Bertinoro e del Cappellano della Polizia di Stato Don Paolo Carlin. Dopo è avvenuta la deposizione di una corona d’alloro della Sezione A.N.P.S. di Forlì e l’esecuzione del silenzio.
Sono intervenuti: Il dott. Michele Pascarella Dirigente, la Sezione Polstrada che darà il saluto di benvenuto, il tenore Mario Tassani canterà l’Inno di Mameli, il Presidente della Sezione A.N.P.S. di Forlì Cav. Uff. Bruno Benini, il Presidente Nazionale A.N.P.S. Dott. Claudio Savarese, il Presidente A.S.A.P.S. Dott. Giordano Biserni, Lamberto Leonardi in nome dei famigliari, il direttore del servizio Polizia Stradale di Roma dott. Giuseppe Bisogno. Inoltre erano presenti Autorità Civili Militari, il Dirigente del Compartimento Polstrada Emilia Romagna Dir. Sup. della Polizia di Stato Piergiorgio Da Corte, ex Direttori del Servizio Polizia Stradale, ex Comandanti Compartimento, ex Comandanti la Sezione, Associazioni della Polizia di Stato della Romagna, Carabinieri, Guardia di Finanza e Vigili del Fuoco, famigliari, colleghi in servizio e in quiescenza e amici.
La Cerimonia, è stata proposta e organizzata dal Presidente della Sezione di Forlì Ispettore Capo (q) Bruno Benini unitamente ai componenti la Sezione.
Il Presidente
Isp. Capo Polstato (q) Bruno Benini
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