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Luglio - Agosto/2013 - SOLO ON LINE SU POLIZIA E DEMOCRAZIA
La statura umana
di Paola Rodorigo



La caratteristica che per prima colpisce di una persona è la statura, che sia imponente o piccola. Cioè l’altezza del corpo.
In generale la statura maschile supera quella femminile, questa differenza è più evidente nelle razze elevate anche se vi sono le eccezioni ad esempio, le donne arabe sono spesso più alte degli uomini.
La donna presenta anche uno sviluppo più precoce, a 18 anni raggiunge quasi l’altezza definitiva.
Nella primavera, da aprile a giugno, si ha il massimo accrescimento in altezza e il minimo accrescimento in peso. Al contrario si verifica da agosto a novembre, mentre da dicembre ad aprile si ha un periodo di stasi. Nei ragazzi e negli adulti, anche quando la statura si arresta definitivamente nel suo sviluppo, si verificano delle alterazioni quotidiane.
Il nostro corpo presenta 30 articolazioni delle quali alcune assai cedevoli, la mattina appena alzati la nostra statura è superiore a quella del resto del giorno perché nella posizione distesa i dischi invertebrati si distanziano, non sostenendo il peso della parte superiore del corpo.
La statura si modifica con l’età, nelle persone anziane si ha lo schiacciamento delle vertebre, l’abbassamento del collo e del femore. Altra condizione che procura l’abbassamento della statura è il freddo. Ma il fattore fondamentale è quello della razza. Infatti se osserviamo un Paese freddo, come la Scandinavia, scopriamo una razza più alta de’Europa.
Gli inglesi e i tedeschi in generale presentano una statura vantaggiosa.
In Italia, i piemontesi, i lombardi e i veneti sono più alti dei meridionali.
I risultati delle ricerche dimostrano che la statura dell’uomo non ha subito una variazione sistematica di qualche importanza da quando fece la sua apparizione nel mondo.
Tra le più importanti misurazioni eseguite sui corpi di epoche remotissime è da ricordare il celebre scheletro del Pithecanthropus Erectus trovato nel 1891 nell’isola di Giava che secondo le misurazioni del Manouvrier raggiungeva una statura di m. 1.65 precisamente uguale alla statura degli europei di oggi.
Nell’Europa la razza mediterranea bruna è di statura più piccola di quella settentrionale bionda, anche dove le due razze vivono nelle stesse condizioni climatiche, le differenze si conservano.
Le popolazioni di montagna hanno statura più piccola delle popolazioni abitanti in pianura.
Nelle popolazioni civili anche la professione ha influenza sulla statura e sul peso del corpo. Analogamente si nota nel tempo un aumento graduale della statura degli europei: infatti le armature medioevali ancora esistenti risultano troppo piccole per la media degli abitanti dell’Europa di oggi.
Ma la condizione che favorisce la crescita di statura è l’agiatezza del viver.

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