home | noi | pubblicita | abbonamenti | rubriche | mailing list | archivio | link utili | lavora con noi | contatti

Giovedí, 22/10/2020 - 15:18

 
Menu
home
noi
video
pubblicita
abbonamenti
rubriche
mailing list
archivio
link utili
lavora con noi
contatti
Accesso Utente
Login Password
LOGIN>>

REGISTRATI!

Visualizza tutti i commenti   Scrivi il tuo commento   Invia articolo ad un amico   Stampa questo articolo
<<precedente indice successivo>>
Luglio - Agosto/2013 - Laboratorio
http://www.laboratoriopoliziademocratica.it - http://laboratoriopoliziademocratica.blogspot.it/
Lettera aperta di un agente di Polizia
di Un poliziotto

Sono un agente della Polizia di Stato, stipendio ridicolo paragonandolo alle grosse responsabilità e alle mansioni a cui si è tenuti ad adempiere (retribuzione di circa 1/3 inferiore rispetto ai colleghi europei: francesi, tedeschi, inglesi, ecc.), turni che coprono le 24 ore; tutti i festivi a lavoro, compresi Natale, Pasqua, Capodanno, compatibilmente al proprio turno e salvo eventuali sostituzioni di terzi; sacrifici enormi; pericoli per la propria vita ogni volta che si esce per lavoro; sempre al servizio per la sicurezza e la tutela altrui; turni che diventano sempre più lunghi (la mancanza delle nuove leve si fa sentire); straordinari spesso obbligatori, quasi sempre senza copertura finanziaria, quindi non retribuiti regolarmente nelle mensilità con arretrati vecchi più di un anno o due; in occasione dei servizi per l’ordine pubblico si resta sempre più spesso coinvolti in scontri fisici con conseguenti lesioni personali create da altri incontrollabili scalmanati; contratto collettivo scaduto nel 2006 coperto da una misera indennità di vacanza contrattuale vecchia di tre anni; si lavora al caldo, al freddo, con pioggia o la neve, e altro, personalmente negli ultimi due anni lavorativi ho usufruito solamente di 10 giorni di malattia
E, se mi dovessi ammalare dopo una giornata passata sotto il sole a 40 gradi o sotto la pioggia o la neve, magari per soccorrere un utente stradale ferito e rilevarne l’incidente, che faccio ci rimetto pure i soldi?!
E allora vuol dire che non conviene più fare il proprio dovere, avere sani ideali di altruismo e giustizia ma prevale il fatto che devo tutelare principalmente la mia salute, anche nelle situazioni più banali, soprattutto per le diagnosi più lievi nelle quali mi decurtano un tot relativo ai primi 10 giorni di malattia, quindi se bisogna intervenire durante le giornate con intemperie, almeno aspettare che spiova.
E se proprio capitasse di ammalarsi, allora visto che ormai ci siamo, altro che 10 giorni, minimo devono essere 20-30, così oltre alla cura della patologia, visto che si paga, pensiamo anche ad ottenere un meritato riposo al calduccio, tra le coccole delle nostre amate famiglie, per chi può ancora permettersi una famiglia e riesce a sostenerla con il proprio ridicolo stipendio!
Ed è per questo che ho appena formulato la disdetta al mio sindacato, e se almeno tutti, come me, lo facessero almeno temporaneamente, anche i relativi rappresentanti capirebbero cosa significhi non ricevere l’adeguato compenso per il proprio servizio e magari imparano a tutelarci meglio!
Cari cittadini, ma sapete poi quale sarebbe il mio misuratore di produttività nella Polizia Stradale?
Viene calcolato in base alle sanzioni che affliggiamo a voi ignari utenti, e se si rientra in caserma col blocchetto verbali non usato sono rimproveri e provvedimenti ricattatori su concessioni di ferie e permessi vari.
Beati voi che ce l’avete con tutti gli statali e pensate che siano loro il male dello spreco del Paese!

<<precedente indice successivo>>
 
<< indietro

Ricerca articoli
search..>>
VAI>>
 
COLLABORATORI
 
 
SIULP
 
SILP
 
SILP
 
SILP
 
SILP
 
 
Cittadino Lex
 
Scrivi il tuo libro: Noi ti pubblichiamo!
 
 
 
 
 

 

 

 

Sito ottimizzato per browser Internet Explorer 4.0 o superiore

chi siamo | contatti | copyright | credits | privacy policy

PoliziaeDemocrazia.it é una pubblicazione di DDE Editrice P.IVA 01989701006 - dati societari