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Marzo - Aprile/2011 - Pubblicazioni
La Fabbrica dei Corpi
Il laboratorio fondamentale delle scienze forensi
di Claudio Ianniello

Gli appassionati di detection ed indagini “ alla C.S.I.”, non dovrebbero perdere “ La Vera Fabbrica dei Corpi” un interessante libro di Jon Jefferson, giornalista e divulgatore scientifico, il quale ci conduce insieme al leggendario dott. Bill Bass in persona (su sessanta antropologi forensi oggi in attività negli Stati Uniti, circa la metà ha avuto proprio lui come insegnante), all’interno del laboratorio ormai conosciuto in tutto il mondo grazie al romanzo La Fabbrica dei Corpi, best seller di Patricia Cornwell. In 20 capitoli Jefferson ripercorre la storia di questa, a dir poco originalissima, istituzione.
La maggior parte di cio` che oggi si conosce sulla decomposizione del corpo umano deriva da quest’ unico posto: un laboratorio che si estende per tre acri circa di terreno nei pressi del centro medico della University of Tennessee di Knoxville, nato con il nome ufficiale di Anthropology Research Facility nel 1980.
La sua creazione si deve all’antropologo William Bass, docente universitario, attualmente in pensione. In questo luogo hanno “soggiornato” centinaia di corpi e con l’osservazione dei loro resti sono stati risolti numerosi delitti e misteri. La medicina legale e l’Antropologia Forense, nel loro complesso, devono essere riconoscenti a Bill Brass e ai suoi assistenti per le conoscenze e i risultati ottenuti in decenni di attivita` spesi nello studio dei processi tanatologici del corpo umano.
Fin dall’inizio della sua carriera, il dott. Bass ha desiderato vestire i panni del detective sempre pronto a precipitarsi sulla scena del crimine, non limitandosi ad esaminare le ossa dei cadaveri sul tavolo di un laboratorio o al microscopio. Il primo caso da antropologo forense gli venne sottoposto quando insegnava alla University of Kansas di Lawrence: erano resti di una donna, raccolti in una scatola di cartone, che necessitavano d’identificazione.
Gli veniva chiesto, in particolare, di capire la causa della morte grazie ai segni che le ossa conservavano, distinguendo tra lesioni ante mortem o post mortem. Bass identifico` la vittima, ma non fu in grado di determinare le cause della morte e il caso resto` irrisolto. Tuttavia quello scheletro lo accompagno` per molti anni nelle lezioni e seminari, istruendo migliaia di studenti, detective, medici legali ed antropologi forensi.
Questi furono solo gli inizi, ma la vera svolta arrivo` alla fine degli anni ’60, con la chiamata all’University of Tennessee, a Knoxville. Li` lo attendeva un destino accademico di gran lunga migliore, che prevedeva la direzione di un corso di Antropologia nazionale. In realta`il tutto ebbe inizio grazie ad clamoroso errore dello stesso Bass, in seguito al quale fu posto il primo seme per la nascita della “fabbrica dei corpi”.
Alla fine del 1977 l’antropologo fu chiamato ad identificare i resti di un cadavere privo di testa ed in avanzato stato di decomposizione, verosimilmente vittima di omicidio, che fuoriusciva da una tomba di un piccolo cimitero di famiglia a sud di Nashville. Per la Polizia l’assassino aveva pensato di nascondere in tutta fretta il cadavere nell’ultimo posto dove sarebbe stato cercato: una tomba del 1864.
Bass quantifico` il tempo passato dal decesso tra i due e i sei mesi. In realta` il cadavere apparteneva al legittimo occupante di quella tomba, il colonnello William Shy, morto nella Guerra di Secessione, il cui corpo era stato trascinato fuori dalla bara di ferro fuso da un profanatore di tombe. L’errore incredibile fece scalpore e la notizia si diffuse in tutto il mondo, evidenziando come antropologi, medici legali e patologi, non conoscessero abbastanza i processi post-mortem.
Fu cosi` che Bass si fece pioniere di un’attivita` di ricerca finalizzata all’osservazione della decomposizione dei corpi, mediante la mappatura dei tempi e la documentazione di ogni possibile variabile. A tale scopo gli fu messo a disposizione circa un acro di terreno inutilizzato, alle spalle del centro medico dell’University of Tennessee.
Li` ricovero` il suo primo corpo, il primo cadavere donato al Dipartimento d’Antropologia e li` nacque quella costruzione, ancora oggi nascosta da un’alta palizzata di legno, che William Bass defini`: “ la creazione scientifica di cui sono piu` orgoglioso” ovvero la “fabbrica dei corpi”.
Da allora, con la sua equipe ha studiato la decomposizione in tutte le condizioni possibili, aiutando la polizia a risolvere casi difficili e miteriosi, come il serial killer denominato “l’uomo dello zoo”, o il caso del brutale assassinio della famigli Perry. Seguendo il comune destino di molte altre opere geniali ed innovative, il progetto della fabbrica dei corpi ha dovuto fare i conti con critiche e contestazioni che chiedevano la fine di una ricerca definita: raccapricciante, irrispettosa, sconvolgente.
Bill Bass e` oggi autore di oltre duecento pubblicazioni scientifiche, molte delle quali basate sui delitti da lui studiati.

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