Tav, processo scontri estate 2011: escluso Governo da parti civili
Torino - (Adnkronos) - Esclusi anche Cobar e Coir, che rappresentavano gli uomini della Finanza e dei Carabinieri. Ammessi invece come parti civili i ministeri della Difesa, degli Interni e dell'Economia e i sindacati di Polizia.
Torino, 31 mag. - (Adnkronos) - Esclusa la presidenza del Consiglio dei ministri dal processo a 53 No Tav per gli scontri dell'estate 2011 in Val di Susa. Oggi il Tribunale di Torino ha respinto la richiesta di costituzione di parte civile della presidenza del Consiglio, come chiesto dagli avvocati difensori dei 53 imputati.
Il governo lamentava un "danno di immagine" derivante da quanto avvenuto ma secondo il tribunale il procedimento riguarda fatti specifici e quindi non ci sarebbe il nesso causale con un danno d'immagine. Esclusi anche Cobar e Coir, che rappresentavano gli uomini della Finanza e dei Carabinieri. Ammessi invece come parti civili i ministeri della Difesa, degli Interni e dell'Economia e i sindacati di polizia.
Il Sap, quindi, resta parte civile. "La quarta sezione penale del tribunale di Torino ha rigettato tutte le richieste del team di legali No Tav che puntavano ad estrometterci dalla costituzione di parte civile - annuncia il segretario generale del Sap, sindacato autonomo di polizia, Nicola Tanzi. Restiamo pertanto nel processo, tutte le nostre costituzioni di parte civile sono state ammesse".
Tanzi sottolinea che "prosegue, dunque, con sempre maggiore forza il nostro impegno per tutelare i poliziotti che operano in Val di Susa e coloro che sono rimasti feriti negli scontri. La nostra storica costituzione di parte civile, annunciata sin dal 2011 all'indomani degli scontri che provocarono oltre 200 feriti tra le forze di polizia, e' stata la prima ad essere ammessa. La nostra battaglia - assicura il segretario del Sap - continua".
LA RAPPRESENTANZA MILITARE: OSSIMORO LETTERALE E GIURIDICO.
L’esclusione del cobar (consiglio di base di rappresentanza della guardia di finanza ) e del coir (consiglio intermedio di rappresentanza dei carabinieri) dal processo ai 53 No tav fa’ emergere chiaramente il limite di rappresentatività che hanno gli organismi interni della rappresentanza militare.
Da tale contesto emerge interamente i limiti in cui si trovano ad operare questi organismi che hanno la loro massima espressione nel cocer (consiglio centrale di rappresentanza) ovvero la negazione della rappresentatività alla pari dei sindacati.
Oggi emerge chiaramente che è diverso se le “botte “ le prende un poliziotto e/o un finanziere , carabiniere. Nel primo caso poliziotto smilitarizzato e con sindacato ha le sue tutele . Finanziere , carabiniere e tutti i militari no quindi esistono “botte di serie A e botte di serie B.
Paradosso, benché rappresentiamo l’intera organizzazione siamo senza armi di rappresentatività imbrigliati in norme obsolete che ci impediscono di essere pari ai sindacati delle due una o ci dannio gli stessi poteri oppure che ci concedano i sindacati.
Un'altra ipotesi : far fare l’ordine pubblico solo ai poliziotti … ma il problema cosi non è risolto oggi è la val di susa, domani potrebbero essere gli sbarchi dei clandestini o i blindati dei contrabbandieri finanche all’impossibilità di difendere da parte del cocer marina i due marò in india o i colleghi vittime dell’amainto o dell’inquinamento dell’ilva.
Ora è il momento che il governo e la politica capiscono che è giunto il momento di dare il sindacato a TUTTI i militari……siamo anche in epoca di spending review tagliare i costi della rappresentanza militare che gravano sulla collettività non sarebbe male (poco o tanto che sia) cosi chi vuole la tutela è libero di scegliersi da chi farsi tutelare e rappresentare.
Continuare a ignorare e a comprimere si arriverà all'implosione sistema.
Salvatore Trinx
Presidente (gerarchico) categoria ispettori
Cocer Guardia di Finanza
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