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Marzo-Aprile/2013 - SOLO ON LINE SU POLIZIA E DEMOCRAZIA
In conclave per un nuovo Papa
di Paola Rodorigo



«Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa».
Su queste parole di Cristo nel Vangelo di Matteo, si fonda il concetto di papato. San Pietro è così il primo papa nella capitale dell’Impero dove compirà la sua missione di predicazione e dove soffrì il martirio nell’anno 67.
Nell’anno 324 l’imperatore Costantino si recò a rendere omaggio alla tomba dell’apostolo Pietro nella chiesa del Vaticano e fece scavare il solco del tracciato di una nuova Basilica. La costruzione durò un quarto di secolo. Nel 381 la supremazia del vescovo di Roma fu riconosciuta dal Concilio di Costantinopoli confermandolo “Vicario di Cristo, successore di S. Pietro, pontefice massimo ella Chiesa universale e sovrano della Città del Vaticano”.
Nell’XI secolo Nicola II crea il Santo Collegio dei Cardinali, elettori esclusivi del pontefice. Oggi i suoi membri vengono nominati dal papa, tra i vescovi.
L’attuale Collegio è composto da cardinali provenienti dai cinque continenti. Coloro che hanno le prerogative per diventare papi, sono detti “papabili”.
Con il ritiro o la morte del papa, il cardinale camerlengo fissa la data del Conclave che riunisce gli elettori in un edificio all’interno del Vaticano. Si svolgono due scrutini al giorno nella Cappella Sistina, fino a che il novo papa ottiene i due terzi dei suffragi.
Dopo ogni seduta di voto, le schede vengono forate, riunite in un nastro di seta e gettate in una stufa il cui camino è visibile da Piazza S. Pietro.
Se il voto è negativo, la fumata è nera; quando il voto è positivo, nel cielo si innalza una fumata bianca.
Il simbolo del nuovo eletto è la veste bianca che è indossata dal XIII secolo.
Il nuovo papa acquista i pieni poteri: legislativo, esecutivo e giudiziario come successore di Pietro, pontefice massimo della Chiesa universale e sovrano dello stato del Vaticano.
In caso di sede vacante questi poteri sono esercitati dal Collegio cardinalizio.
Il territorio dello stato comprende di edifici del Vaticano attuale, con la Basilica di S. Pietro, i palazzi, i cortili, i giardini, le biblioteche, le gallerie, la cappella di Lourdes, la torre Leonina, più il terreno compreso tra i confini interni dei giardini e la cinta delle mura che circonda ed isola il colle Vaticano.
La Sede apostolica dispone inoltre di molte proprietà mobiliari sparse nell’Urbe.
La Città del Vaticano possiede un piccolo esercito diviso in vari corpi tra i quali il corpo della Guardia Svizzera la cui origine risale al 1479. Caratteristica di questo corpo è la pittoresca uniforme che si vuole disegnata da Michelangelo. Gli altri corpi armati sono costituiti dalla guardia nobile di S.S. che è composta da appartenenti all’aristocrazia romana. Sono circa un centinaio che vigilano sulla persona del pontefice e la sicurezza dei palazzi apostolici.
Questo piccolo stato possiede entro le sue mura il più grande tempio del mondo, la piazza più vasta e il palazzo più grandioso. Questo piccolo ma importantissimo regno ospita il capo di quella religione, secondo i Vangeli, predicata da Gesù e diffusa dagli apostoli, una religione che si può riassumere in un'unica regola: “ama il prossimo tuo come te stesso, per arrivare a concepire un mondo migliore. Forse soltanto Costantino concedendo libertà di culto, aveva capito che il cristianesimo poteva rafforzare anche l’autorità statale.
L’uomo è dotato del “libero arbitrio” cerchiamo di farne l’uso migliore per raggiungere unità di intenti di fronte a comuni problemi. Oggi, in attesa dell’elezione di un nuovo papa, che verrà eletto dal sacro collegio dei cardinali, vogliamo sperare in una spiritualità più severa e meno terrena.



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