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Gennaio-Febbraio/2013 - SOLO ON LINE SU POLIZIA E DEMOCRAZIA
La politica per governare
di Paola Rodorigo



Politica (dal greco polis=città) ora tradotta in “arte di governare”, come scienza è l’insieme di concetti, norme e filosofia che ci aiutano nella ricerca sulla natura dello Stato e dei suoi fini. Risalendo a Machiavelli è noto che fu il primo ad evidenziare il carattere e il significato dell’uomo politico, che non può essere giudicato sulla base di principi morali prendendo ad esempio Cesare Borgia, il Valentino, la condotta del quale fu quella di un noto criminale.
Come viene oggi accertato, l’uomo politico è paragonabile al poeta, al filosofo o al santo indenne da sentimenti umani.
Oggi i partiti politici indicano un gruppo che mira ad impossessarsi del potere e a controllarlo, oppure parlando di una società basata su un sistema democratico di governo, ad imporre i propri candidati nella pubblica amministrazione.
I partiti politici hanno origine nelle rivoluzioni liberali inglesi nel 1688 e francese nel 1789. in alcuni paesi i partiti si sono incanalati in un sistema dualistico, altri in sistemi pluralistici che contengono numerose tendenze politiche.
Un perfetto esempio di Paese bipartitico sono gli Usa, dove il controllo della pubblica amministrazione è tenuto dai repubblicani e dai democratici che si alternano al potere.
In Gran Bretagna i seggi parlamentari si dividono tra laburisti e conservatori. L’Italia è un Paese pluralistico e si distingue tra partito di destra, partito di sinistra e partito di centro.
Il compito dei partiti dovrebbe essere quello di mantenere l’opinione pubblica al corrente di tutti i problemi di politica estera ed interna, organizzare campagne su questioni particolari; presentare i loro candidati e se hanno la maggioranza formare il governo.
Ogni elezione è preceduta da una campagna elettorale, durante la quale i partiti espongono un programma e chiedono il voto per i propri candidati.
Il punto più criticato della vita politica negli stati democratici è quello che i partiti siano legati ai sindacati che svuota, a questi ultimi, il loro contenuto tecnico.
Un punto, non sempre risolto, è dato dai fondi finanziari ai partiti dei quali hanno bisogno per lo svolgimento della loro attività (?).
La credenza dei votanti è che si possa verificare, per i partiti più forti, un finanziamento considerevole da ceti alti che dispongono di fondi rilevanti possano assicurarsi un numero maggiore di giornali o altri mezzi pubblicitari per influenzare l’opinione pubblica.
Nell’Unione Sovietica e in Cina esiste il partito unico giustificando tale scelta con la mancanza nella società di una lotta di classe.
Lo Stato guidato dal partito prevalente definisce l’insieme di provvedimenti che, in determinate circostanze, adotta in campo economico.
Per la politica finanziaria lo Stato ha l’acquisizione delle pubbliche entrate per conseguire i fini economici, politici e sociali, elabora i sceglie secondo le situazioni economiche-sociali variabili nel tempo.
Il fondamento giuridico della politica finanziaria è l’uguaglianza del carico tributario tra i cittadini in rapporto al loro reddito.
E’ interesse dello Stato che il valore della moneta non subisca inflazioni o deflazioni che possano influire sull’economia del Paese.
Questi i compiti della politica.




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