E’ di questi giorni (21 dicembre 2012) un articolo apparso sul quotidiano Libero dal titolo “lo Stato dimentica i suoi servitori. se lo sbirro per campare fa (anche) il muratore. “al 30% dei colleghi la paga non basta, così svolgono altre attività in nero. poi vanno di pattuglia sfiniti”.
In sintesi, il giornalista, in quest’articolo sviscera un’ampia analisi su quanti appartenenti alle forze dell’ordine italiane, svolgano una doppia attività non potendo arrivare alla fine del mese con lo stipendio che lo Stato eroga loro.
Da oltre Manica giunge un’altra singolare notizia(fonte ansa-afp del 30 dicembre 2012) dal titolo “Gb: più poliziotti con doppio lavoro, da medium a ballerini, +20% in un anno, un poliziotto su 10 ha altra occupazione”
L’agenzia di stampa prosegue dicendo: ” C'é chi - tolta la divisa da poliziotto dopo il suo turno di lavoro al servizio di Sua Maestà - fa il sacerdote, insegna ballo o lap-dance, vende
gelati, fa il comico o il'becchino', ma anche il medium.
E’ la fotografia del 'secondo lavoro' dei 'bobbies' britannici: un fenomeno in crescita, complice forse anche la crisi, del 20% in più rispetto all'anno scorso e che vede un poliziotto su 10 impegnato in una seconda attività.
Un esercito di 23.000 poliziotti - il 10% del totale – riceve un secondo stipendio grazie ad un lavoro diverso da quello 'ufficiale', questo quanto rilevato dal The Sunday Mail.
Il prestigioso giornale inglese non fa altro che citare uno studio condotto dall'ispettorato di Sua Maestà “Constabulary”, organismo pubblico di controllo delle forze di polizia.
L’agenzia di stampa prosegue, citando sempre fonti ufficiali, che “secondo i dati dell'organizzazione, 23.043 agenti di polizia in servizio avevano un secondo lavoro nel maggio 2012 contro i 19.329 nel maggio 2011.
Soltanto a Scotland Yard, la polizia metropolitana, i bobbies con secondo lavoro sono cresciuti da 3.041 a 3.445 negli ultimi due anni.
Tra i tanti poliziotti con doppia attività, anche quelli impegnati in attività immobiliari, che guidano i pullman, fanno fotografi ma anche medici, musicisti, parrucchieri e estetiste.”
Insomma se le forze dell’ordine italiane piangono quelle del Regno Unito di certo non ridono, ma non per questo si vuole certo dire che mal comune sia mezzo gaudio!
Max Ghibli
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