«Questi stati generali sono un risultato straordinario, sono sinonimo di una Roma che ha finalmente girato la testa. La Cgil si assume una forte responsabilità, che passa nel saper mettere insieme tutti. E’ vero che la battaglia per una società civile e democratica si incardina nella costituzione di questo Paese, come affermato da Carlo Smuraglia; siamo vicini all'Anpi e alla Resistenza. Oggi l'Italia va riformata e auspico che le forze sane del nostro Paese, come la Cgil, abbiano un moto di orgoglio, perché il cambiamento parte da noi. Non dobbiamo turarci il naso. Abbiamo una scadenza, le elezioni e dobbiamo dire ai partiti che si devono interessare attivamente di questi temi, senza delegarli ai sindacati e alle singole associazioni sul territorio».
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