«Sono stato lieto di accogliere l’invito a questo convegno perché ho sempre voluto che i sindacati di polizia si occupassero di sicurezza come sta facendo il Silp-Cgil. A Roma abbiamo avuto oltre 2000 operatori in meno negli ultimi anni e non è stato semplice dare sicurezza alle persone. In parte ci siamo riusciti ma non siamo soddisfatti. Da affrontare ci sono infatti presenze criminali, alcune datate anni ’60, più altre situazioni critiche. Nella Capitale, però, non si attua il controllo militare del territorio: lo sforzo delle Forze dell'ordine è piuttosto orientato a bloccare l'inquinamento dell'economia cittadina. Molti quartieri sono stati costruiti in modo disordinato e questo aumenta e favorisce l'illegalità. Bisognerebbe trasferire presidi dal centro alla periferia, ma senza soldi è difficile. È quindi ovvio che abbiamo problemi e la percezione di sicurezza cala. Anche il tema dei rifiuti a Roma è un’emergenza di cui ci stiamo occupando: il 31 dicembre scade la proroga della discarica di Malagrotta e l’ordine pubblico mi preoccupa. Strumenti molto utili per il controllo di legalità sono i protocolli con la Provincia, come stazione appaltante e con Roma Capitale, ma anche i Patti per la sicurezza. È tuttavia ancora importante individuare gli obiettivi sensibili e percepiti come tali dalla cittadinanza. Per questo auspico che continui proficuamente il rapporto tra Prefettura e Cgil».
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