Lavoro, diritti e legalità sono i temi discussi a Palazzo Valentini, tra gli ospiti sono intervenuti il sindaco Alemanno, il prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro, il procuratore della Repubblica Pignatore e Nicola Zingaretti presidente della Provincia
L a stragrande maggioranza delle infiltrazioni della criminalità avviene nel tessuto economico-commerciale ed è legata in maniera stretta alla crisi che stiamo vivendo. La Cgil non ha intenzione di tacere su tali problemi. Mi riferisco, a titolo di esempio, al caso del Caffè de Paris di Roma o al mercato ortofrutticolo di Fondi. Il Lazio è al 6° posto per infiltrazioni mafiose dopo le regioni del Sud e la Lombardia. Nell'ultimo anno solo a Roma si sono registrate decine di omicidi legati alla criminalità alle quali si aggiungono i reati di ecomafia denunciati da Legambiente. Inoltre le organizzazioni si stanno estendendo anche nella sanità privata senza parlare del fenomeno dell'usura che con la crisi rischia di accentuarsi». È con queste parole che il segretario generale della Cgil Roma e Lazio, Claudio Di Berardino, ha dato il via agli stati generali della legalità organizzati dal sindacato confederale laziale a Palazzo Valentini, nella Capitale, lo scorso 11 luglio. Una giornata per approfondire dinamiche e cause delle attività illecite e di criminalità organizzata presenti nel Lazio, grazie al contributo di competenze diversificate, provenienti dalle Forze dell’ordine, dalla magistratura, dalla politica e dalle forze sociali. Il sindacato si è così fatto portavoce di iniziative concrete e proposte mirate alla politica locale e nazionale. Dopo l’introduzione di Di Berardino sono intervenuti, nell’ordine, il prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro, il presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti, il capo della Procura della Repubblica di Roma, Giuseppe Pignatone, il presidente dell’Anpi nazionale, Carlo Smuraglia, il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, il segretario della Cgil Lombardia, Nino Baseotti, l’assessore della Regione Lazio alle politiche per la sicurezza, Giuseppe Cangemi, il segretario nazionale del Silp-Cgil, Claudio Giardullo, il presidente della Consulta antimafia della provincia di Roma, Franco La Torre, il presidente dell’Anci Lazio, Fabio Fiorillo, il sostituto procuratore della direzione nazionale antimafia, Diana De Martino e a chiudere Serena Sorrentino, segretario della Cgil nazionale e responsabile per la legalità. La Cgil Roma e Lazio si è mossa infatti anche nell’ambito di un’azione coordinata lungo lo Stivale dalla confederazione sindacale per la promozione della legalità economica, come principale baluardo alle infiltrazioni criminali in un periodo di crisi.
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